Corriere Fiorentino

LARGO AI GIOVANI TORNABUONI ARTE RADDOPPIA

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Roberto Casamonti apre una seconda galleria accanto alla storica sede di Lungarno Cellini Promuoverà il contempora­neo di ultima generazion­e oltre ai nomi cari al collezioni­sta Dalle sculture tessili di Carla Tolomeo sino ai «fulmini» in acrilico di Cristiano Pantaldi

Tornabuoni Arte si dilata aprendosi alla vista dei passanti con una grande vetrata sul Lungarno Cellini. Il nuovo spazio attiguo alla storica galleria — dove fervono i preparativ­i per la personale di Omar Galliani, (Baci rubati, dal 6 maggio) — è un affresco elettrico sull’arte contempora­nea di ultimissim­a generazion­e cui si aggiungono proposte di nicchia mirate a un collezioni­smo più raffinato.

Colori accesi e materiali alternativ­i accomunano le opere di artisti ormai nel cuore oltre che nel business di Roberto Casamonti. Mercante di razza e gallerista fiorentino, col passare degli anni persino più impegnato in quella missione di talent scout che sin dagli inizi della carriera lo appassiona. Ma insieme ai giovani e agli esponenti della poesia visiva, arricchisc­ono il nuovo spazio artisti storicizza­ti di vocazione internazio­nale come il coreano Lee Sun Kuen che lascia pendere dal soffitto un suo lavoro leggero come un origami.

Il nuovo capitolo espositivo, nello spazio prima occupato da un artigiano che ha chiuso i battenti, affida l’incipit a un’opera di Carla Tolomeo, artista internazio­nale nota per le sue sculture tessili. Celebri le sue sedie con lo schienale alto foderate di tessuti a ispirazion­e vegetale. Ed ecco al centro della prima sala, un suo elefantino in resina e paillettes, verde e viola, un oggetto che richiama la cultura Indù, una delle tante ispiracm; di quest’artista piemontese. A colpi di fucsia risponde alla sfida del colore la trentenne Francesca Pasquali con i suoi lavori con le cannucce, ormai diventati tipici, come Pink Straws, 2015, tecnica mista, diametro cm 50. Più in là ci sorprende la grande tela dell’artista tridimensi­onale Gioacchino Pontrelli (180x160

2011) dal titolo Non è la mia memoria di questo: il soggetto è la trasfigura­zione di un interno in cui una figura umana sembra dissolvers­i nelle pennellate di colore a olio. «Sono artisti che seguo con molto interesse — spiega Roberto Casamonti — amati anche all’estero come abbiamo riscontrat­o partecipan­do alle rassegne internazio­nali. Alcuni non sono più giovani ma mi piace scommetter­e su loro».

Enrico Benetta con Tracce di sole e di luna, 2013, polimateri­co su tela e acciaio corten, si affida alle lettere Bodoni a cui in questo lavoro ordina di animarsi e uscire fisicament­e dal supporto. Poi ancora Carboni

con una tela del 2010, di 150x150 cm dal titolo Ricca di inganni.

In fondo alla sala, troviamo Cristiano Pintaldi, artista romano che sta ai fulmini come Fontana sta ai tagli. L’opera proposta al piano terra è un Senza titolo del 2019, (200x110). Si tratta di un acrilico su tela che ripropone cozioni

 ??  ?? Da sapere La Galleria Tornabuoni di Roberto Casamonti, in Lungarno Cellini, raddoppia i suoi spazi e, accanto alla sua sede storica, ne apre una nuova dove, accanto agli artisti cari al gallerista, verranno esposti e promossi esponenti dell’arte contempora­nea di ultima generazion­e. A destra l’eposizione al pianterren­o: in primo piano l’elefantino in resina e paillettes verde e viola di Carla Tolomeo (Cambi/ Sestini)
Da sapere La Galleria Tornabuoni di Roberto Casamonti, in Lungarno Cellini, raddoppia i suoi spazi e, accanto alla sua sede storica, ne apre una nuova dove, accanto agli artisti cari al gallerista, verranno esposti e promossi esponenti dell’arte contempora­nea di ultima generazion­e. A destra l’eposizione al pianterren­o: in primo piano l’elefantino in resina e paillettes verde e viola di Carla Tolomeo (Cambi/ Sestini)

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