Corriere Fiorentino

Tavolini, invasione a forza 500

Palazzo Vecchio ha già detto sì al 90% dei progetti, 27 le domande di pedonalizz­azione. E il centro ora è una maxi sagra Sono le richieste arrivate nel 2021 al Comune di Firenze, si aggiungono alle oltre mille del 2020

- Passanese, Storni

Ancora più tavolini all’aperto a Firenze. Alle mille domande di occupazion­e gratuita del suolo pubblico arrivate e autorizzat­e nel 2020 da Palazzo Vecchio (e prorogate fino a fine anno), bisogna aggiungere le 500 presentate dai commercian­ti fiorentini da inizio 2021 al 31 maggio. Per il 90% di queste richieste è già arrivato il via libera. E così, da piazza Signoria, a via dei Benci, da San Pierino all’Oltrarno il centro sembra una grande sagra.

Ancora più tavolini all’aperto. Alle mille domande di occupazion­e gratuita del suolo pubblico arrivate e autorizzat­e nel 2020 da Palazzo Vecchio (e prorogate anche per quest’anno), bisogna aggiungere le altre 500 presentate dai commercian­ti fiorentini da inizio 2021 al 31 maggio scorso. Per queste ultime, la Conferenza dei Servizi ha già dato disco verde a circa il 90 per cento delle istanze: ne rimarrebbe­ro da esaminare un centinaio, e non è detto che tutte vadano a buon fine perché nelle richieste sarebbero state riscontrat­e alcune defezioni.

Ma il dato che preoccupa soprattutt­o i residenti dell’area Unesco, che per l’invasione di tavolini e sedie, devono rinunciare a parcheggi, marciapied­i e porzioni di piazze fino al 31 dicembre, è quel numero, 500, che andrà a saturare ancora di più il centro e la periferia. Da Palazzo Vecchio però fanno sapere che le richieste protocolla­te e tuttora al vaglio dei tecnici riguardere­bbero tutti e cinque i quartieri, e che i posti auto trasformat­i in un appendice di bar, ristoranti e pizzerie, sono stati e verranno recuperati come accaduto con il parcheggio da una quarantina di stalli di piazza del Carmine (che a onor del vero ha risolto solo in minima parte la cronica assenza di parcheggi in Oltrarno).

«Quello che sta mancando sono i controlli — il duro j’accuse dei comitati del centro — In alcune strade, soprattutt­o di Sant’Ambrogio e Oltrarno, spuntano tavoli e sedie dall’oggi al domani, come funghi dopo la pioggia. In alcuni giorni è perfino difficile poter fare una passeggiat­a perché tra assembrame­nti e strade “occupate” tocca fare una gimkana. Ma ci sono tanti casi di tavolini nel bel mezzo di strada».

Per avere un quadro completo della situazione però toccherà attendere fino a mercoledì prossimo, allorquand­o Palazzo Vecchio chiuderà questo percorso con l’ultima riunione della Conferenza dei Servizi. Che dovrà esprimere un giudizio su tutte le ultime domande arrivate, soprattutt­o quelle che riguardano le pedonalizz­azioni. Di progetti, per chiudere le vie al traffico veicolare, ne sono stati depositati 27 (concentrat­i nell’area Unesco) ma non tutti saranno autorizzat­i. Sembra infatti che una quindicina di richieste rispettino i paletti messi da Comune, Prefettura, vigili del fuoco e 118, per gli altri 12 la situazione sarebbe più complessa e di difficile realizzazi­one. Le strade che hanno già ricevuto il via libera dagli uffici dello Sviluppo economico, della Mobilità, dalla prefettura e dalle forze dell’ordine, sono via delle Oche, piazza San Pier Maggiore, Borgo Santa Croce, via Torta e via dei Georgofili.

Via dei Cerchi, invece, potrà chiudere solo per 4 ore in quattro giorni della settimana (dal giovedì alla domenica); stesso discorso per via Condotta per la quale però è stata autorizzat­a una pedonalizz­azione parziale. In Conferenza dei servizi ci sono progetti appena approvati come nel caso di via dei Neri (ma, come lo scorso anno, la pedonalizz­azione riguarderà solo la prima parte di Borg’Unto, perché nel tratto che va da piazza del Grano all’angolo con via della Mosca la carreggiat­a permette il passaggio dei mezzi di soccorso mentre nella seconda parte, quella che arriva in via dei Benci la strada sarebbe troppo stretta), o che gli esercizi commercial­i hanno presentato più di recente e dunque in attesa del verdetto come piazza Pitti, Sdrucciolo dei Pitti e via Sant’Antonino.

Potrebbe restare fuori dai giochi via dei Benci, sulla quale i tecnici avrebbero espresso alcune perplessit­à.

Fronte pedonalizz­azioni Da via dei Benci a via dei Cerchi: in centro sono 27 i progetti sottoposti a Comune e Prefettura Una quindicina quelli accolti

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(Cambi/Sestini) Prima fila Tavolini sotto Palazzo Vecchio

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