Avvolti in una nuvola di odori Benvenuti alla sagra del centro
Piazza Signoria, Borg’unto, San Pierino: cibo, cibo e solo cibo. Ovunque
In via de’ Neri c’è un addio al celibato. Tutti gli invitati hanno una maglietta bianca con scritto «Lo sposo team». Cinque sono seduti sul marciapiede, azzannano la schiacciata ancora fumante, pezzi di salame cadono per terra, chiazze d’olio sulla pietra. Mangiano con gusto, naturale che sia così dopo una fila di almeno un’ora che prende quasi tutto l’isolato dell’ex Capitol. Ci sono gli steward con la pettorina gialla che tentano di non far sostare i clienti in mezzo di strada. Ma è impossibile. Anche perché, a impedire l’accesso ai marciapiedi, c’è una lunga fila di sedie e tavolini.
Il tratto di via de’ Neri da piazza del Grano a via della Mosca è affollato di gente. Tanti turisti, soprattutto italiani. Ma ci sono anche tedeschi, inglesi, austriaci, e perfino americani. Il turismo è tornato, e con esso anche il mangificio Borg’unto con le persone accampate sui marciapiedi. In via de’ Neri cinquanta tavolini in 50 metri di strada. Gli odori di pizza si confondono a quelli di kebab, ma tutto si mischia nella nuvola al tartufo che avvolge tutto e tutti. La trattoria all’angolo con via della Mosca espone il menù sulla strada con tanto di refuso. Sugli otto tavoli esterni ci sono taglieri a volontà. «La tavernetta della Signoria» ha messo in bella vista un frigo con dieci bistecche crude come fossero trofei: «Qui la vera fiorentina alla brace viva». Così «All’Antico Vinaio», sulla cui vetrina ci sono quindici sbriciolone confezionate una sopra l’altra: il trionfo dell’abbondanza. Fuori dall’«Osteria Filetto d’oro» (sul marciapiede ci sono sette tavoli) c’è una lavagnetta sopra la quale c’è scritto: «Meno 20% su tutti i prodotti del menù».
Si cammina scansando le persone, lungo via de’ Neri che è di nuovo apparecchiata in pieno stile Borg’unto. I tavolini sono a ridosso dei portoni. I camerieri invitano i turisti a sedersi. E i turisti alzano gli occhi per osservare questi menù così colorati: «Panino I’ Nacchero, panino I’ brindellone, I’ truffatore, I’ bischero». E poi: «Aperitivo con taglierino e scugnizzelli 4 euro». C’è il locale che offre «Giant Sandwiches dal sapore infernale: Suicida, Lussuriosa, Accidiosa, Invidiosa». Anche i bar e le pizzerie a taglio ne approfittano e sistemano i loro tavolini sul marciapiede. E chi non trova posto a tavola compra una schiacciata o piatti da asporto e va a consumarli sulle spallette dell’Arno
I tavolini hanno trasformato la fisionomia delle strade del centro. Non solo via de’ Neri. Succede anche attorno a piazza della Signoria e piazza della Repubblica. Come in via delle Oche e in via Santa Elisabetta, pedonalizzate per l’occasione nei giorni del fine settimana dalle 18 alle 23. C’è il ristorante «Dante e Beatrice» che offre il «menù bistecca» a 24 euro. E poi via de’ Cimatori, dove spadroneggiano «I Fratellini» con i loro sette tavoli esterni. C’è la coda per assaggiare le famose prelibatezze della paninoteca. In coda persino ciclisti di ritorno dalla scampagnata. E poi via dei Magazzini, via dei Cerchi, piazza dei Cerchi, via del Corso. Tra queste strade spunta perfino un’avocaderia, con avocadi coltivati in Calabria. Pedonalizzata anche l’area attorno all’arco di San Pierino. In piazza Salvemini ci sono almeno trenta tavolini, così come in piazza San Pier Maggiore. Un’offerta enorme, ma che, tranne via de’ Neri e poche altre zone tra cui i quartieri di Santo Spirito e San Niccolò, fatica ancora a fare il pieno di clienti.
Fin sui marciapiedi Son tornati i turisti, ma non abbastanza per soddisfare un’offerta mostruosa