Corriere Fiorentino

Nel lockdown lo hanno già fatto 276 mila toscani

- M.F.

Il primo lockdown ci ha trovato impreparat­i in molti aspetti, ma sicurament­e in tanti hanno usato l’approccio alla Decamerone: fuggire dalle grandi città e ritirarsi in campagna (o comunque in zone meno abitate). Ma il fenomeno riguardò anche Comuni mediopicco­li, con le isole prese d’assalto: un movimento che ha riguardato 276 mila persone, in Toscana. Ovviamente, è andata via chi poteva farlo, per esempio chi non era costretto a continuare a lavorare nel luogo della residenza o doveva accudire familiari. A dimostrarl­o, nell’aprile del 2020, fu lo studio di Filippo Celata e Antonello Romano, rispettiva­mente docente e dottorando di geografia economica presso l’università di Roma La Sapienza. E fu una ricerca basata sui dati di Facebook. I due statistici presero gli open data (anonimi ma georeferen­ziati) degli utenti Facebook (che in Italia sono un campione ampiamente rappresent­ativo, dato che sono poco meno di 30 milioni) del 15 aprile e li confrontò con gli stessi dati di un giorno standard pre-lockdown. I tre centri da cui ci fu la «fuga» furono Firenze, Pisa e Siena (tutte sopra il 14 in meno di presenze), ma anche dal valdarno aretino e fiorentino. E dove andarono? Molto nelle isole, la montagna pistoiese e nel Casentino, la campagna senese e del Chianti, e molta costa livornese. E infine, le isole, prese d’assato: gli utenti registrati in lockdown al Giglio salirono del 65%, ma anche a Fiesole del 15%. Un «riposizion­amento» che, finito il lockdown, potrebbe diventare definitivo o almeno intermitte­nte, a seconda della stagione.

Verso dove I più gettonati? La montagna pistoiese, le isole, la campagna senese

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