Legnaia, nuovi proprietari pronti al passo indietro
Il gruppo di acquirenti: «Indignati con chi si è rivolto al Tar, rischio di conseguenze»
La richiesta di sospensiva, presentata al Tar, contro l’aggiudicazione della Cooperativa di Legnaia a Viridea, Floratoscana e Gruppo Mati 1909, potrebbe far saltare l’acquisto, il piano di rilancio. Tredici ex dipendenti della coop di Scandicci (che hanno dato vita al consorzio Parco dell’Oltre Greve) nei giorni scorsi si sono rivolti ai giudici amministrativi perché durante le operazioni di assegnazione da parte dei liquidatori di Legnaia non sarebbe stato dato loro il permesso di esercitare un diritto di prelazione.
La notizia ha suscitato rabbia e sconforto nei 45 dipendenti della cooperativa in liquidazione coatta dal 2019 a causa di una forte situazione debitoria. Con l’acquisizione di inizio maggio, i lavoratori di Legnaia credevano di aver scongiurato, dopo mesi di scioperi, barricate, manifestazioni, la chiusura definitiva della centenaria coop. Ieri invece la doccia ghiacciata. Al ricorso al Tribunale amministrativo regionale dei 13 ex dipendenti, Viridea, Floratoscana e Gruppo Mati 1909 — che hanno formato la Società Consortile di Legnaia — hanno risposto con un comunicato condiviso e firmato anche dai 40 dipendenti della Scl esprimendo «sconcerto, grande preoccupazione e indignazione». Perché «in questi due anni questo gruppo di aziende si è messo con grande trasparenza, nel rispetto delle procedure e compiendo tutti gli atti formali previsti dal commissario liquidatore e dal ministero con l’obiettivo di rilanciare un’attività agricola che è nel cuore di Firenze e della Toscana. Abbiamo chiesto sacrifici alle nostre aziende e ai nostri collaboratori ma alla fine siamo riusciti a presentare un’offerta e a salvare tutti i posti di lavoro programmando investimenti per milioni di euro».
Per Viridea, Floratoscana, Gruppo Mati e i 45 dipendenti della Società di Legnaia, il ricorso con cui si chiede la sospensione dell’aggiudicazione «rischia di generare gravissime conseguenze come il licenziamento di tutti, la chiusura definitiva dell’attività e la perdita di un punto di riferimento storico per Firenze».
Vie legali Tredici ex dipendenti hanno chiesto ai giudici la sospensiva contro l’aggiudicazione della cooperativa in liquidazione dal 2019