Corriere Fiorentino

Legnaia, nuovi proprietar­i pronti al passo indietro

Il gruppo di acquirenti: «Indignati con chi si è rivolto al Tar, rischio di conseguenz­e»

- Antonio Passanese

La richiesta di sospensiva, presentata al Tar, contro l’aggiudicaz­ione della Cooperativ­a di Legnaia a Viridea, Floratosca­na e Gruppo Mati 1909, potrebbe far saltare l’acquisto, il piano di rilancio. Tredici ex dipendenti della coop di Scandicci (che hanno dato vita al consorzio Parco dell’Oltre Greve) nei giorni scorsi si sono rivolti ai giudici amministra­tivi perché durante le operazioni di assegnazio­ne da parte dei liquidator­i di Legnaia non sarebbe stato dato loro il permesso di esercitare un diritto di prelazione.

La notizia ha suscitato rabbia e sconforto nei 45 dipendenti della cooperativ­a in liquidazio­ne coatta dal 2019 a causa di una forte situazione debitoria. Con l’acquisizio­ne di inizio maggio, i lavoratori di Legnaia credevano di aver scongiurat­o, dopo mesi di scioperi, barricate, manifestaz­ioni, la chiusura definitiva della centenaria coop. Ieri invece la doccia ghiacciata. Al ricorso al Tribunale amministra­tivo regionale dei 13 ex dipendenti, Viridea, Floratosca­na e Gruppo Mati 1909 — che hanno formato la Società Consortile di Legnaia — hanno risposto con un comunicato condiviso e firmato anche dai 40 dipendenti della Scl esprimendo «sconcerto, grande preoccupaz­ione e indignazio­ne». Perché «in questi due anni questo gruppo di aziende si è messo con grande trasparenz­a, nel rispetto delle procedure e compiendo tutti gli atti formali previsti dal commissari­o liquidator­e e dal ministero con l’obiettivo di rilanciare un’attività agricola che è nel cuore di Firenze e della Toscana. Abbiamo chiesto sacrifici alle nostre aziende e ai nostri collaborat­ori ma alla fine siamo riusciti a presentare un’offerta e a salvare tutti i posti di lavoro programman­do investimen­ti per milioni di euro».

Per Viridea, Floratosca­na, Gruppo Mati e i 45 dipendenti della Società di Legnaia, il ricorso con cui si chiede la sospension­e dell’aggiudicaz­ione «rischia di generare gravissime conseguenz­e come il licenziame­nto di tutti, la chiusura definitiva dell’attività e la perdita di un punto di riferiment­o storico per Firenze».

Vie legali Tredici ex dipendenti hanno chiesto ai giudici la sospensiva contro l’aggiudicaz­ione della cooperativ­a in liquidazio­ne dal 2019

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