LE SERE IN VILLA CINEMA, MUSICA E BUON VINO
Con l’arrivo dell’estate la meraviglia medicea di Lilliano apre di nuovo al pubblico C’è il cinema all’aperto in collaborazione con lo Stensen, si possono fare aperitivi nel verde e il 19 giugno concerto di Dan Zhun e Matan Porat, aspettando il festival
Un tesoro si disvela. La villa medicea di Lilliano, incastonata nel verde a sud di Firenze, sarà il teatro di un’estate di eventi aperti alla città. Un importante concerto di musica classica — il 19 giugno — e una stagione di film all’aperto sono i fiori all’occhiello di quest’offerta. Lilliano è un gioiello architettonico e naturalistico che prima della pandemia è rimasto confinato alla frequentazione di chi aveva la fortuna di partecipare a eventi privati o era ospite della struttura della famiglia Malenchini. Produttori di vino e proprietari dell’omonima azienda agricola — le cantine storiche sono proprio nelle cantine della Villa rinascimentale — cinque anni fa la famiglia ha deciso di sviluppare l’accoglienza nella struttura.
«In un momento in cui era difficile aver a che fare con clienti stranieri — spiega Diletta Malenchini, anima dell’organizzazione del nuovo corso — la scorsa estate ci siamo aperti ai fiorentini». Un team di donne composto da Diletta, sua madre e la sorella, ha battezzato l’idea di eventi all’aperto accompagnati da aperitivi, quiete e bellezza.
La formula ha avuto grande successo già lo scorso anno. Sarà dunque riproposta nell’estate che sta per partire, con calici di vino e cinema all’aperto per 8 appuntamenti settimanali, da giugno ad agosto. La rassegna è dedicata a storie corali, film che hanno al centro comunità improbabili e incontri stravaganti. Il programma, selezionato grazie alle indicazioni di Michele Crocchiola, direttore della Fondazione Stensen, intende suscitare ilarità e al tempo stesso far riflettere i partecipanti su storie insolite e personaggi fuori dagli schemi: i titoli delle serate di «Cinema divino» — consultabili sul sito della Villa e sui suoi canali social — contemplano tra gli altri La Comune, Arrivederci Saigon, e Il nome del figlio.
La Villa si trova a Grassina, immersa nelle colline del Chianti dove si estende la tenuta di 18 ettari di vigneto e 42 di uliveto. Lilliano Wine Estate venne acquistata dalla famiglia Malenchini attorno al 1830. «Questo è il posto della mia infanzia, dove vivo ancora oggi. L’azienda — spiega ancora Diletta Malenchini — era di mio padre, che purtroppo è scomparso molti anni fa. Quando abbiamo cominciato a sviluppare l’accoglienza, ci siamo trovate a condividere la nostra casa con altre persone. Poterlo fare anche con i fiorentini, ora, è una grande conquista».
Non solo cinema. L’orizzonte dei progetti di Lilliano è più esteso. Nella primavera 2022 si svolgerà qui un vero e
proprio festival musicale la cui validità è certificata da Rete Toscana Classica. L’antipasto andrà in scena molto presto, il 19 giugno. Quella sera Dan Zhu — uno dei più stimati e talentuosi violinisti della scena internazionale — eseguirà un programma dedicato all’amore e alla speranza, celebrandoli con alcune fra le più belle composizioni di Mozart e Strauss. Con lui il pianista e compositore Matan Porat, che ha calcato i più importanti palchi del panorama musicale internazionale. Dan Zhu sarà inoltre il direttore artistico del festival, che si chiamerà Etruscan Bloom.