Corriere Fiorentino

Sette metri d’acciaio, così lungarno Diaz riapre

Via le transenne dopo 19 mesi di lavori per riempire la voragine e rafforzare l’argine

- Antonio Passanese

❞ L’assessore Giorgetti Abbiamo colto l’opportunit­à per installare la porta telematica in modo da tutelare la Ztl

Una barriera d’acciaio alta sette metri proteggerà lungarno Diaz dalla corrente e dalle piene dell’Arno. Ci sono voluti diciannove mesi (invece dei 10 programmat­i in un primo momento) per mettere in sicurezza la sponda che costeggia l’hotel Balestri e la chiesetta di Santa Maria delle Grazie, e per riempire quella grotta lunga dieci metri, profonda sei e larga tre, causata dalla furia del fiume e scoperta per una fuga di gas sotterrane­a.

Gli interventi, iniziati subito dopo la chiusura della strada, nel novembre del 2019, sono terminati — compresa l’installazi­one della porta tediante lematica sul lato Ponte alle Grazie — e domani pomeriggio quel tratto di strada sarà di nuovo riaperto al traffico. Gli uomini del Genio civile hanno dovuto aspettare la primavera e un livello di fiume adeguato per compiere le trivellazi­oni (7 in tutto) e per intervenir­e con iniezioni di cemento per consolidar­e la cavità. Poi ci sono state le perforazio­ni (circa 8), i vari scavi esplorativ­i accompagna­ti da monitoragg­i continui delle strutture e degli edifici del lungarno. Successiva­mente è stato ripulito e disostruit­o il Canale Chiesi, realizzato durante Firenze Capitale, mel’utilizzo di speciali escavatori ad aspirazion­e e mezzi meccanici.

Con un importo complessiv­o di circa 3 milioni di euro, finanziati dalla Protezione Civile, la Regione Toscana ha potuto eseguire tutti gli interventi necessari concordati con il tavolo tecnico che si è aperto immediatam­ente dopo l’allarme lanciato dai vigili del fuoco e che ha visto coinvolti anche Palazzo Vecchio, Soprintend­enza, Università di Firenze, Autorità di distretto dell’Appennino settentrio­nale, Publiacqua.

«Ci siamo riusciti, è stato un lavoro lungo e impegnativ­o — dice l’assessore regionale Monia Monni — Non si è trattato sempliceme­nte di chiudere una voragine, ma di esaminare le cause, sondare il terreno fuori e dentro l’alveo del fiume». L’assessore comunale Stefano Giorgetti, infine, spiega che «abbiamo colto l’opportunit­à dei lavori conclusivi di ripristino della viabilità per installare la porta telematica così da tutelare la Ztl. E sono programmat­i per l’anno prossimo interventi di manutenzio­ne straordina­ria della pavimentaz­ione in piazza Mentana e via Malenchini».

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Il lungarno Diaz dopo i lavori di riasfaltat­ura A destra l’argine rinforzato con sette metri d’acciaio per evitare l’erosione durante le piene
Da oggi Il lungarno Diaz dopo i lavori di riasfaltat­ura A destra l’argine rinforzato con sette metri d’acciaio per evitare l’erosione durante le piene

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