Vada, dopo due anni arriva la sabbia
Diciassette mila metri cubi per contrastare l’erosione: 25 giorni di lavori
Forse ci siamo. Dopo due anni di tira e molla, di annunci fatti e poi smentiti, a Vada sta per arrivare la sabbia. Diciassettemila metri cubi di rena che andranno a riqualificare il litorale tra le foci del Fosso Vallecorsa e del Fosso Circolare e la spiaggia di Bonaposta: tratti ormai cancellati dall’erosione costiera. Un intervento che doveva essere già stato portato a termine nella primavera del 2019, ma che invece è stato frenato per più intoppi nel corso del tempo, mentre il mare si è mangiato sempre più spiaggia, fino a non lasciarne quasi più traccia. I gestori degli stabilimenti balneari hanno sollevato il problealle ma più volte in questi due anni, ma forse il momento tanto atteso è arrivato, sebbene il calendario segni la metà di giugno.
«Questo intervento — spiega l’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni — conferma l’impegno della Regione nel contrastare il fenomeno dell’erosione costiera, non soltanto con interventi di ripascimento stagionali, ma anche con soluzioni strutturali come questa, frutto di analisi e studi approfonditi del fenomeno erosivo». Il sindaco Daniele Donati ringrazia Monni per «la disponibilità e gli impegni presi, volti all’attivazione di percorsi condivisi per rispondere esigenze del territorio».
Il tempo stimato per i lavori è di 25 giorni. Il progetto consiste nella collocazione di tre grandi pennelli di massi naturali trasversali che vanno a formare una scogliera che dalla costa ortogonalmente va verso il mare. Inoltre è stata fatta avanzare la linea di riva tramite i 17 mila metri cubi di sedimenti. I lavori per il ripascimento erano partiti nell’autunno 2018, ma nei due anni successivi è stata fatta solo la bonifica da eventuali ordigni bellici. A inizio 2021 l’intervento è partito davvero, salvo poi fermarsi per problemi burocratici.
❞ L’assessora Monni Non un intervento stagionale, ma una soluzione strutturale frutto di analisi e studi approfonditi