Stadio, tramvia, ambiente Il Recovery di Nardella: 3 miliardi per 150 progetti
Palazzo Vecchio presenta i 150 progetti per 3 miliardi. Priorità a digitale e verde
Centocinquanta progetti per tre miliardi. Sono quelli che il Comune vuole presentare per ottenere i fondi europei del Recovery. Dal Franchi alle tramvia, al verde alla digitale, fino a sistemi di controllo della sosta in Ztl e Zcs.
Ci sono progetti da completare, come la rete delle tramvie per tutta l’area metropolitana. Altri che verranno presentati a breve, come il concorso internazionale per ristrutturare il Franchi e riqualificare Campo di Marte. E tanta digitalizzazione, persino sulle strade, con un sistema di controllo dei parcheggi (dovrebbe partire dalla Ztl) che, con un sensore, dirà immediatamente se l’auto in sosta ha il permesso o è in divieto (e scatterà subito la multa).
Palazzo Vecchio, d’intesa con molti soggetti e enti della ex provincia e con la Regione, si presenta così alla sfida del Recovery. Il sindaco Dario Nardella però annuncia ieri in Consiglio comunale, presente la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, anche una nuova «gamba»: i fondi (che verranno chiesti su bandi entro settembre, dalle Città metropolitane) serviranno anche per rafforzare il rapporto imprese-ricerca: «Pochi giorni fa — spiega Nardella — ho avuto l’occasione di incontrare la ministra per l’Università e la Ricerca Messa: dalla conversazione sono emerse le possibilità per Firenze di lavorare concretamente su progetti legati a questi finanziamenti partecipando ai bandi che il Ministero predisporrà nei prossimi mesi». E per questo motivo, sono al lavoro Palazzo Vecchio, Ateneo, Camera di commercio e Confindustria.
Il Piano per il Recovery di Palazzo Vecchio passa anche da fondi per la riqualificazione degli immobili scolastici, da numerose Case della salute, da una digitalizzazione spinta che consenta «a tutti i cittadini di avere un rapporto diretto e digitale con l’amministrazione», scelte «verdi» e molti nuovi alberi. Ci saranno anche i 95 milioni per Franchi e Campo di Marte, ma Nardella pensa a un circuito di riscoperta dell’architettura di Nervi e degli altri architetti del tempo a Firenze (Palazzina Reale, ex Manifattura tabacchi) «per delocalizzare il turismo».
Ancora: interventi per sostenere la residenza, fornendo «servizi di prossimità nell’area storica e migliorarne la fruizione: dal rifacimento delle pavimentazioni del centro, unitamente al rifacimento dei sottoservizi per eliminare le perdite idriche e dispiegare le infrastrutture di telecomunicazioni, alla previsione di
In Consiglio L’assessora Del Re: «Ogni commissione avrà possibilità di confronto per condividere obiettivi» La Sinistra: «Infrastrutture inutili»
maggiori parcheggi». Sulla mobilità, oltre alla tramvia e al People mover tra stazione Foster (Tav) e Santa Maria Novella, anche i bus veloci per Val di Pesa- Val d’Elsa, lo «scudo verde» e i sistemi di controllo dei parcheggi in Ztl, Zcs e per lo scarico-carico merci. L’assessora Cecilia Del Re, a cui Nardella ha affidato la responsabilità del coordinamento dei fondi del Pnrr (150 progetti per 3 miliardi di euro), apre alla collaborazione con il Consiglio comunale: «Ogni commissione avrà possibilità di confronto. Possiamo condividere obiettivi e possibilità». L’opposizione di sinistra è critica: «Nessuna novità, si punta sempre sulle infrastrutture inutili e sul turismo, su cui proiettare la speranza di una fantomatica “ripresa” ma “di qualità”».