Corriere Fiorentino

Confisca di beni per usura «Ricorso in Cassazione»

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Farà ricorso in Cassazione l’avvocato Paolo Florio che assiste Francesco Cardone, l’imprendito­re condannato per usura a cui sono stati confiscati beni per 2,5 milioni di euro. «I fatti contestati — spiega il legale — vanno dal 2011 al 2017. Gli importi che superano i tassi legali di interesse nei prestiti sono 30 mila euro. Il sequestro ha interessat­o il periodo dal 2000 al 2017 con indagini patrimonia­li cominciate nel 1981 quando Cardone aveva 11 anni e la moglie 8». Quel denaro — sostiene Cardone — è arrivato dai genitori ed è stato investito, portando così a guadagni alti, così come dimostra una consulenza patrimonia­le. E moglie e figli, incensurat­i, lavorano da anni. La Procura ha chiesto la confisca dei beni della famiglia dopo la condanna per usura di Cardone — nel 2018 ha patteggiat­o una pena a 3 anni e 10 mesi. Alcuni commercian­ti avevano denunciato che Cardone offriva prestiti a chi era in difficoltà arrivando a chiedere tassi fino al 300 per cento. Dopo il sequestro è arrivato il provvedime­nto di confisca.

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