A rischio l’ok alla legge per cambiare i dirigenti
La legge voluta dal presidente della Regione Eugenio Giani per poter continuare a cambiare i dirigenti regionali arriva oggi in Commissione Affari Istituzionali ma la sua approvazione potrebbe essere a rischio. Il documento prevede in pratica che i dodici dirigenti regionali d’area nominati dalla precedente giunta — guidata da Enrico Rossi — possano essere sostituiti al termine del loro contratto annuale stipulato nei mesi scorsi. L’attuale governatore, dopo lo scontro con Rossi sull’inchiesta sui rifiuti, avrebbe deciso di dare un’accelerata sulla discontinuità della macchina regionale. La legge in vigore e la precedente formulazione della proposta di legge fissavano le nomine della giunta entro il limite di 60 giorni dalla nomina del direttore generale (avvenuta il 29 dicembre scorso). Eliminando questo limite Giani potrà sostituire i dirigenti che desidera. L’approvazione in commissione della legge 44 è necessaria perché la norma giunga al vaglio del Consiglio regionale. E in commissione il partito del governatore (Pd) in teoria avrebbe la maggioranza. Tuttavia non è scontato che la norma passi: certo voteranno contro le opposizioni, come annunciato dal leghista Marco Landi, ma anche il Pd potrebbe non votare a favore. Giacomo Bugliani, che presiede la commissione e si è scontrato su questa legge con Giani, si «riserva di valutare se le indicazioni arrivate dalla giunta e finite nella proposta di legge, vadano nella direzione auspicata dalla Corte dei Conti di favorire una discontinuità per favorire lo spoils system». Per questo ha chiesto che alla riunione partecipi la responsabile delle risorse umane della giunta.