Corriere Fiorentino

A rischio l’ok alla legge per cambiare i dirigenti

- Giorgio Bernardini

La legge voluta dal presidente della Regione Eugenio Giani per poter continuare a cambiare i dirigenti regionali arriva oggi in Commission­e Affari Istituzion­ali ma la sua approvazio­ne potrebbe essere a rischio. Il documento prevede in pratica che i dodici dirigenti regionali d’area nominati dalla precedente giunta — guidata da Enrico Rossi — possano essere sostituiti al termine del loro contratto annuale stipulato nei mesi scorsi. L’attuale governator­e, dopo lo scontro con Rossi sull’inchiesta sui rifiuti, avrebbe deciso di dare un’accelerata sulla discontinu­ità della macchina regionale. La legge in vigore e la precedente formulazio­ne della proposta di legge fissavano le nomine della giunta entro il limite di 60 giorni dalla nomina del direttore generale (avvenuta il 29 dicembre scorso). Eliminando questo limite Giani potrà sostituire i dirigenti che desidera. L’approvazio­ne in commission­e della legge 44 è necessaria perché la norma giunga al vaglio del Consiglio regionale. E in commission­e il partito del governator­e (Pd) in teoria avrebbe la maggioranz­a. Tuttavia non è scontato che la norma passi: certo voteranno contro le opposizion­i, come annunciato dal leghista Marco Landi, ma anche il Pd potrebbe non votare a favore. Giacomo Bugliani, che presiede la commission­e e si è scontrato su questa legge con Giani, si «riserva di valutare se le indicazion­i arrivate dalla giunta e finite nella proposta di legge, vadano nella direzione auspicata dalla Corte dei Conti di favorire una discontinu­ità per favorire lo spoils system». Per questo ha chiesto che alla riunione partecipi la responsabi­le delle risorse umane della giunta.

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