Da Napoli per rapinare Buonamici: tre arresti
Il colpo messo a segno a Pozzolatico. La giornalista: «Uno di loro urlò ti ammazzo»
Un paio di mesi fa, in via Vecchia di Pozzolatico, rapinarono la giornalista Cesara Buonamici, volto noto del Tg5, e il marito, il medico Joshua Kalman. Ieri mattina gli investigatori della squadra mobile, diretta da Andrea Di Giannantonio e coordinata dal pm Christine Von Borries, hanno arrestato tre persone e ne hanno perquisita una quarta. Un quinto rapinatore, al momento, è sfuggito alla cattura.
Si tratta di rapinatori che erano giunti da Napoli nel capoluogo toscano appositamente per pedinare la coppia: ora due sono finiti in carcere, uno agli arresti domiciliari e un quarto denunciato e perquisito. La sera di sabato 24 aprile, intorno alle 20, la coppia si trovava a bordo di un’auto nel comune di Impruneta (Firenze), quando fu avvicinata da due persone scese da uno scooter guidato da un terzo uomo. I rapinatori si sporsero all’interno dell’abitacolo.
«Quel giorno un rapinatore — ha messo a verbale la Bonamici — ha aperto la portiera e mi ha detto: ‘Ti ammazzo’. Mi ha preso dal polso un Patek Philippe Nautilus dal valore di 16mila euro. Ha provato a sfilarmi dal dito un anello che vale 50mila euro e a rubarmi la borsa». Al compagno della giornalista i rapinatori hanno preso un Cartier Panther in oro bianco. Poi si sono allontanati velocemente in sella allo stesso mezzo a due ruote. Quella stessa sera i «Falchi» della squadra mobile fiorentina hanno passato al setaccio ogni singolo fotogramma estrapolato dalle telecamere della videosorveglianza cittadina, riuscendo a ricostruire minuziosamente tutti gli spostamenti, compreso anche dove hanno dormito (in un hotel a Montecatini Terme). E ieri è scattata l’operazione di polizia.
«Un sentito grazie — ha detto il prefetto Alessandra Guidi — al questore Filippo Santarelli e alla sua squadra, che con appassionata dedizione e profondo spirito di servizio ha intensamente e con successo lavorato per consentire a ognuno di noi di sentirsi più sicuro».