Corriere Fiorentino

Pronte le diffide per i sanitari non vaccinati

Sono oltre 20 mila in Toscana. Rischiano il demansiona­mento o la sospension­e

- Giulio Gori

Tra pochi giorni partiranno le prime diffide ai sanitari non vaccinati, oltre 20 mila in tutta la Toscana. Da quel momento avranno cinque giorni di tempo per mettersi in regola o portare un giustifica­to motivo per non essersi immunizzat­i, altrimenti rischieran­no sanzioni pesantissi­me come il demansiona­mento, lontano dai pazienti, o la sospension­e dal servizio.

Lo annuncia, per l’Asl Centro, il direttore del dipartimen­to di Prevenzion­e, Renzo Berti. Che tuttavia spiega i motivi dei ritardi e delle difficoltà nell’applicazio­ne dell’obbligo vaccinale, il cui decreto legge entrato in vigore all’inizio di aprile. «Sono 9 mila solo nell’Asl Toscana Centro le persone che risultano non in regola con l’obbligo vaccinale — spiega Berti — Ma a questo numero va fatta la tara, perché circa 2.500 hanno prenotato il vaccino e si tratterà di verificare che effettivam­ente lo facciano». Sugli altri 6.500 c’è però ancora qualche dubbio, perché la legge nazionale non ha chiarito in modo netto la definizion­e dei sanitari: da un lato ci sono gli «esercenti delle profession­i sanitarie», ovvero medici, infermieri, farmacisti, psicologi, tutti gli iscritti a ordini profession­ali su cui non ci sono dubbi. Dall’altra ci sono gli «operatori di interesse sanitario». E se per oss e fisioterap­isti, per esempio, non ci sono dubbi che debbano sottostare all’obbligo, la questione diventa più scivolosa quando si parla di chi lavora all’accettazio­ne di un ospedale o fa l’animatore in corsia.

Di fronte a questi dubbi, e ai ritardi con cui sono state elaborate le liste dei non vaccinati (in un ping pong tra Aziende e regione, tra categorie inserite non correttame­nte e elenchi che riportavan­o ripetizion­i di nomi, infine per il riconteggi­o che ha compreso sanitari che sono stati assunti dopo la campagna di vaccinazio­ne dello scorso inverno), l’intenzione del dipartimen­to di Prevenzion­e dell’Asl Centro è di partire con quelle categorie sulla natura del cui ruolo non ci sono dubbi: «Entro pochi giorni saremo in grado di mandare le prime intimazion­i».

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