«Gattuso ha il miglior staff della serie A La Fiorentina può puntare subito in alto»
Mirabelli è stato il primo d.s. a dargli fiducia al Milan: «Porterà grande entusiasmo»
❞ Commisso e Rino? Una bellissima coppia in grado di scrivere pagine importanti di calcio. Hanno entrambi entusiasmo e soprattutto sono due personaggi con grande ambizione
È stato Massimiliano Mirabelli il primo direttore sportivo a dare fiducia a Rino Gattuso, ma per capire come e quanto l’ex rossonero abbia inciso nel destino di due allenatori che molto hanno a che fare con la Fiorentina serve riavvolgere il nastro al novembre del 2017, quando dopo l’esonero di Vincenzo Montella il Milan decise di affidare la prima squadra all’allora tecnico della Primavera. «Non vidi in anticipo le doti che Rino avrebbe sviluppato col tempo — ricorda Mirabelli — all’epoca non aveva fatto grandi cose e veniva dalla retrocessione a Pisa ma è sempre stato uno stakanovista, uno che sul campo sa spremere sé stesso e gli altri per raggiungere gli obiettivi. La definizione di lavoratore h24 si sposa alla perfezione con lui e il suo staff che considero tra i migliori che abbia mai conosciuto. Anzi, direi che siamo probabilmente di fronte al miglior staff della serie A, di gran livello, a partire dal vice Riccio per arrivare a tutti collaboratori».
Quanto è cresciuto Gattuso da quell’esperienza al Milan?
«Ogni allenatore impara qualcosa anche dagli errori perché è normale commetterli, però Gattuso sa aggiornarsi continuamente. In più riesce sempre a fare gruppo, compattando la squadra e tutto l’ambiente, questo è un grande punto di forza. A livello tattico poi è molto migliorato nell’anno e mezzo trascorso a Napoli».
Ha le caratteristiche per diventare un manager all’inglese?
«Attenzione, siamo in Italia, ognuno deve ricoprire il proprio ruolo. Il calcio inglese è diverso, qui ci sono strutture societarie complesse, formate da più figure ed è giusto che ognuno abbia il suo compito. Gattuso deve fare soltanto l’allenatore, poi ovviamente spetterà agli uomini mercato della Fiorentina soddisfare le sue esigenze».
È l’uomo giusto per la Fiorentina?
«Sì, ma non carichiamolo di un peso eccessivo, piuttosto sarà fondamentale il modo di porsi della società davanti alla prossima stagione. In termini di ambizioni e obiettivi mi aspetto che la Fiorentina non si faccia intimorire».
La Fiorentina dovrebbe mettere fin da subito nel mirino l’Europa?
«Firenze non è una piazza dove si può parlare di salvezza, altrimenti non ci sarebbe stato nemmeno bisogno del cambio di proprietà. Per pensare in grande non devi parlare da piccolo. Non devono aver paura di dichiarare i propri obiettivi ma ragionare in grande, questo mi aspetto dalla Fiorentina».
Il duo calabrese Commisso-Gattuso le piace?
«Sì, è una bellissima coppia, in grado di scrivere pagine importanti di calcio. Hanno entrambi entusiasmo e soprattutto sono due personaggi con grande ambizione, una scelta come quella di Gattuso non può che far bene a tutta la Fiorentina».
Gattuso, dunque, può dare una svolta subito?
«Quando c’è una proprietà solida, economicamente forte, ambiziosa ed entusiasta è necessario pensare solo a sé stessi, senza tenere di conto cosa faranno gli altri. Anche in questo senso l’Atalanta rappresenta un esempio importante, perché negli ultimi anni ha costantemente alzato l’asticella. La Fiorentina in questo momento ha tutto, ma tutte le componenti devono trovare il coraggio di esporsi e correre per traguardi prestigiosi. In vista della prossima stagione credo sia fondamentale comunicare a tutto l’ambiente quale dovrà essere il nuovo ruolo di questa Fiorentina, senza giocare troppo in difesa, la bassa classifica è un abito che non sta più addosso a questa società».