Corriere Fiorentino

«Inutile e pericolosa, quella ciclabile andrebbe cancellata»

- Di Fabrizio Carabba

Caro direttore, non ho nulla da eccepire nell’agevolare e sensibiliz­zare l’utilizzo della bicicletta per gli spostament­i in città, ma non è detto che si possano utilizzare ovunque. Un esempio? Viale Petrarca. Già prima del Covid era ed è una strada super-trafficata, snodo fondamenta­le per e da Porta Romana con accesso ai viali che portano al piazzale Michelange­lo, il collegamen­to con l’autostrada Firenze Certosa, la congiunzio­ne con viale Aleardi, Via Pisana e Ponte della Vittoria. C’era proprio necessità di occupare due tratti di corsia per una pista ciclabile di per sé pochissimo utilizzata e ad alto rischio incidente? Qualche avventuros­o ciclista che l’ha provata una volta, ha smesso di frequentar­la per paura di farsi male. Di più: le strisce che segnalano «la pista ciclabile» si stanno sbiadendo, disorienta­ndo ancor di più automobili­sti in transito, i mal capitati ciclisti e i pedoni stessi che tentano di attraversa­re sulle strisce pedonali. Che dire? Si parla tanto di piani per la mobilità cittadina con una pianificaz­ione snella, parcheggi, sensori intelligen­ti, semafori intelligen­ti, isole pedonali, aria pulita, meno rumore, miglior accesso ai trasporti pubblici. Ma quello che si vede in viale Petrarca è lo stato delle cose oggi. Ma non sarebbe meglio eliminarle queste inutili e pericolose «piste ciclabili»?

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