Sospesi 96 infermieri, non avevano attivato la Pec
Novantasei infermieri sospesi dal lavoro da parte dell’Ordine professionale di Firenze e Pistoia per mancanza di Pec, la casella email di posta certificata. Una notizia che fa infuriare il sindacato Nursind: «Una decisione assurda e altamente dannosa per tutto il sistema sanitario — dice una nota — Dopo un anno di Covid, con i reparti allo stremo per l’endemica carenza di personale, le ferie programmate, il piano vaccinale e l’ultima richiesta da parte della Regione, che ci obbliga a coprire le lacune delle Rsa, una sanzione così estrema ci sembra quantomeno inopportuna nelle tempistiche». Ma il presidente dell’Ordine, Danilo Massai, oltre a spiegare che 40 dei 96 sono già stati reintegrati dopo due giorni per aver fatto la Pec, spiega che «non si è trattato di una decisione, ma di un atto obbligato». La legge che impone di avere la Pec è in vigore da luglio 2020. «Un mese dopo verificammo che di 9.800 infermieri solo 400 erano in regola. Abbiamo mandato molte diffide e alla fine ne sono rimasti solo 480 senza Pec. E la Federazione nazionale ha minacciato di commissariarci se non avessimo provveduto alle sospensioni». Le 96 sospensioni sono solo le prime inviate, ne restano quasi 400. E i 40 che si sono messi subito in regola, aggiunge Massai, sono tutti dipendenti della sanità pubblica. «Le Pec — prosegue — sono anche necessarie per notificare le diffide per chi non rispetta l’obbligo vaccinale».