Corriere Fiorentino

Penultimi per seconde dosi fatte Agli studenti toccherà a settembre

Solo la Calabria va peggio per cicli vaccinali completati Tra gli under 16 appuntamen­ti per i richiami a scuola iniziata

- G.G.

Il governo pensa a un green pass simile al modello francese, con l’obbligo di doppia vaccinazio­ne, il certificat­o di guarigione o il tampone negativo per salire su treni e aerei. Ma in Toscana ad aver concluso il ciclo vaccinale — e quindi a poter beneficiar­e della carta verde — sono in pochi.

Secondo i dati elaborati dalla Fondazione Gimbe, aggiornati a mercoledì scorso, infatti la Toscana è penultima — dietro di lei solo la Calabria — quanto a cittadini che hanno completato il ciclo vaccinale: solo il 37,2% di popolazion­e immunizzat­a, contro una media nazionale del 41,9%. Quanto alle prime dosi è invece a metà classifica col 59,8% (media italiana del 60,9%). In questi giorni, complice il taglio delle forniture che arrivano da Roma, la macchina vaccinale della Regione si sta concentran­do proprio sui richiami: su 4 dosi, 3 sono per i richiami e solo 1 è per la prima dose. E proprio ieri, la Toscana ha superato i 3 milioni e mezzo di dosi somministr­ate.

Le classi di età

Secondo i dati della Regione, in Toscana la prima dose manca ancora al 20% degli over 50. Ma la nostra regione ha ottime performanc­e sulle classi di età più alte: sempre secondo Gimbe, è seconda in Italia sugli over 80 (95,6% di copertura col ciclo completo, 98,5 con la prima dose), e comunque in alta classifica sui settantenn­i (75,3% e 90%) e sui sessantenn­i (57% e 84,2%). Dov’è che la Toscana è più indietro? Secondo i dati forniti dal deputato fiorentino di Italia Viva, Gabriele Toccafondi, il problema principale si tocca nella fascia tra i 12 e i 19 anni.

Su 270.353 ragazzi, sono stati 42.400 ad avere finora la prima dose (15,7%) e 5.447 ad avere anche la seconda (2%). E in Italia le medie sono molto più alte, col 24,4% e il 7,6%, rispettiva­mente. In Toscana si sconta infatti il taglio delle forniture di luglio. Così, gli under 16 sono stati rimandati ad agosto. Finora, a parte i numeri bassi nella fascia 16-19 anni (molti dei quali vaccinati perché maturandi), tra i 12 e i 15 anni si è partiti solo con i vulnerabil­i. Il problema rischia si ripercuote sulla scuola, visto che anche chi si vaccinerà il 9 agosto dovrebbe fare il richiamo il 20 settembre. Il grosso degli studenti rischia di fare la seconda dose, importanti­ssima di fronte al proliferar­e della variante Delta, ad anno scolastico iniziato. Un problema che non era preventiva­bile fino a poche settimane fa, quando mandare i ragazzi in classe con la prima dose sembrava già una garanzia di immunità.

I richiami

Col taglio delle dosi di Pfizer si è fermata almeno per ora anche la possibilit­à di anticipare i richiami. Un aumento delle forniture a partire da agosto potrebbe invertire la rotta. E garantire la seconda dose 21 giorni dopo la prima. Per i giovani che hanno fatto AstraZenec­a e dovranno fare la seconda dose con Pfizer, la finestra è invece di ben 84 giorni. Secondo le linee guida del governo potrebbe essere accorciata a 56. In teoria, i giovani che partecipar­ono al primo open day, il 25 maggio, potrebbero fare il richiamo già dal prossimo martedì 20 luglio. Ma per ora questo capitolo resta in sospeso.

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Governator­e Eugenio Giani (Ruggeri/ Sestini)

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