DANTE NEL CASTELLO LA COMMEDIA É DA VEDERE
Nella rocca medievale dei Conti Guidi dove in esilio scrisse parte del Poema, si inaugura oggi la prima mostra di «Terre degli Uffizi», ideata dalla galleria con Fondazione Cr Firenze. Da Paolo e Francesca a San Francesco, le opere d’arte dedicate alle tre cantiche
Arappresentare l’Inferno arriva al Castello dei Conti Guidi di Poppi (Ar) un capolavoro dell’Ottocento romantico: Francesca da Rimini nell’Inferno dantesco di Nicola Monti. Dipinto che le Gallerie degli Uffizi hanno acquistato un anno fa in occasione del primo «Dantedì». E quattro disegni cinquecenteschi della Commedia di Federico Zuccari e pensati per la cupola di Santa Maria del Fiore, rimasti incompiuti una volta morto Giorgio Vasari e che quasi mai si sono mossi dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Per il Purgatorio ecco Pietro Senno e la sua Morte di Bonconte da Montefeltro tratto dal quinto canto. Proveniente dalla collezione Risaliti-Valiani di Pistoia. In Paradiso si ascende con lo Sposalizio di San Francesco con la Povertà di Beatrice Ancillotti Goretti, primissimi del Novecento. Anche questo di provenienza Uffizi, dalla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti. Sono alcuni esempi di ciò che aspetta il visitatore della rocca medievale del borgo arroccato sulle montagne del Casentino quando da oggi al 30 novembre visiterà la mostra Nel Segno di Dante. Il Casentino nella Commedia, curata da Alberta Piroci Branciaroli, seconda tappa dopo la mostra all’Elba dedicata a Napoleone del progetto Uffizi diffusi e primo della serie — all’interno di Uffizi Diffusi — intitolata «Terre degli Uffizi» ideata in collaborazione con la Fondazione Cr Firenze. L’anno dantesco si unisce a un «luogo dantesco» come Poppi, dove il Poeta in esilio scrisse parte della Commedia, per un’esposizione tutta dedicata al viaggio poetico dell’Alighieri.
«Non è possibile avere una crescita del turismo nelle città d’arte senza che cresca anche il territorio — racconta il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt — Qui a Poppi c’è il genius loci di Dante e per questo è fortemente simbolico iniziare il nostro percorso dal castello dei Conti Guidi». Per ora sono in programma cinque mostre ma il numero aumenterà. In luoghi diversi, temi diversi, con opere degli Uffizi che si «incontrano» con quelle del territorio. Con il medesimo fine: «Solo nell’unione di pubblico e privato si possono risolvere i problemi della cultura e non solo, soprattutto in questo momento — è il presidente di Fondazione Cr Firenze Luigi Salvadori a parlare — È un primo passo di questa fondamentale collaborazione ma anche la continuazione del nostro progetto ventennale “Piccoli grandi musei”, nato prima che diventasse di moda, in 81 comuni tra Toscana e Umbria». Il progetto della Fondazione in questi anni ha infatti riguardato 96 piccole realtà museali con 220 interventi permanenti e 71 mostre.
Il Casentino, ricorda Schmidt «è una valle dantesca e nel Purgatorio ritroviamo puntualmente celebrati anche la storia, i personaggi, i fiumi, le cime e i centri spirituali di questo territorio meraviglioso, l’Arno e l’Archiano “rubesto”, Campaldino e Romena, il “gran sasso” della Verna, e proprio sulle orme del Sommo Poeta i viaggiatori del Grand Tour sono arrivati in Casentino» «Con questa mostra — ha detto il sindaco di Poppi Carlo Toni — dopo mesi di chiusure ripartiamo più uniti che mai, facendo leva sulla nostra identità storica e culturale».