Corriere Fiorentino

Un polo della formazione nella Villa di Rusciano

Siglato il contratto di concession­e all’Agenzia delle Dogane che dovrà restaurarl­a

- Antonio Passanese

La trecentesc­a Villa di Rusciano diventerà un polo nazionale per la formazione e sarà la Agenzia delle Dogane che la prenderà in affitto e la restaurerà. Forse vi andrà anche l’Ateneo di Tel Aviv.

L’accordo Nel complesso forse anche l’università di Tel Aviv

La trecentesc­a Villa di Rusciano diventerà un polo nazionale per la formazione. Abbandonat­a l’idea della vendita, l’amministra­zione comunale, che ne è proprietar­ia, ieri ha siglato il contratto di concession­e con l’Agenzia delle Dogane. Il percorso tra i due enti prevede che il complesso resti nei possedimen­ti del Comune, mentre le Dogane si occuperann­o del suo risanament­o. All’interno della villa nascerà una scuola per giovani funzionari, un polo nazionale sulla legalità per la lotta alle mafie e alla contraffaz­ione e un centro di innovazion­e e progettazi­one. Per la cessione verrà corrispost­o al Comune un canone minimo. L’agenzia, inoltre, si impegnerà anche ad aperture occasional­i, da concordare con la cittadinan­za, per quanti vorranno conoscere le attività che vi si svolgerann­o, garantendo quindi una fruibilità dell’immobile. E la grande area verde della villa, frequentat­a quotidiana­mente dalle famiglie di Gavinana, continuerà a essere parco pubblico.

«Si tratta di un risultato importante di un percorso su cui, come assessore al patrimonio immobiliar­e, ho lavorato fin dall’inizio del mandato recependo le richieste dei residenti della zona, del Quartiere e della città», ha spiegato ieri l’assessore Alessandro Martini in Consiglio comunale. Ad anticipare che l’immobile non sarebbe stato venduto ai privati — così da scongiurar­e la trasformaz­ione nell’ennesimo albergo a 5 stelle della città — era stato il sindaco Dario Nardella durante la giornata conclusiva di Firenze Prossima e in vista dell’approvazio­ne del piano operativo e strategico di Firenze, che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno: «La Villa manterrà la sua vocazione pubblica — aveva detto — e in linea con l’obiettivo di una Firenze capitale della formazione e del sapere».

Attualment­e al piano terreno della Villa di Rusciano hanno sede alcuni uffici comunali che, entro una decina di mesi, saranno trasferiti alla Leopolda, nella struttura delle Ferrovie dello Stato acquistata da Palazzo Vecchio. Nel contempo, però, l’Agenzia delle Dogane darà il via ai lavori di messa in sicurezza che dovrebbero durare circa un paio di anni. E non è escluso che proprio in quei locali possa trovare posto anche la prestigios­a Università di Tel Aviv decisa ad aprire nel capoluogo la sua prima sede estera per replicare quell’hub per le start up che nel Paese mediorient­ale sta avendo grande successo.

La Villa di Rusciano si trova in via Benedetto Fortini, in una zona collinare da cui si gode di una magnifica vista sulla città. Il nome deriva dal podere su cui fu costruita, un ampio appezzamen­to di terra la cui vicenda inizia con la fondazione stessa Firenze, nel I secolo avanti Cristo, quando Giulio Cesare spartì il territorio dell’agro fiorentino tra i suoi veterani. La zona collinare a sud dell’Arno toccò in sorte a un soldato di nome Roscius, da cui il toponimo Rusciano. Alla ristruttur­azione della villa avrebbero contribuit­o anche Filippo Brunellesc­hi, verso la metà del Quattrocen­to, e Michelange­lo Buonarroti nel corso del Cinquecent­o.

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 ??  ?? Restyling Villa di Rusciano vista dalla strada con alcuni lavori già in corso. Sopra il cartello arrugginit­o della direzione ambiente
Restyling Villa di Rusciano vista dalla strada con alcuni lavori già in corso. Sopra il cartello arrugginit­o della direzione ambiente
 ??  ?? Facciata Villa di Rusciano, la parte superiore è attualment­e inagibile
Facciata Villa di Rusciano, la parte superiore è attualment­e inagibile

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