Corriere Fiorentino

Da Careggi all’Ateneo, il territorio fa fronte

- M.B.

Anche la direzione dell’ospedale di Careggi si è unita «al personale della sanità fiorentina nell’esprimere solidariet­à ai lavoratori impegnati nella manifestaz­ione contro i licenziame­nti». La stessa solidariet­à espressa in modo del tutto irrituale dal senato accademico dell’Università di Firenze. Segnali di un territorio che si ritrova unito: non si era mai vista una mobilitazi­one così collettiva e corale, andata subito ben oltre i confini della fabbrica e del mondo del lavoro. Le Misericord­ie hanno stanziato borse di studio per i figli degli operai della Gkn perché non rinuncino a studiare per le difficoltà economiche, il cardinale Giuseppe Betori ha fatto pregare in tutte le chiese contro il rischio licenziame­nti, ogni forza politica — da destra a sinistra — ha espresso solidariet­à ai lavoratori e Anci Toscana sta preparando un ordine del giorno da far votare in tutti i Comuni, di qualsiasi colore, per dare voce alla protesta e incalzare il governo del premier Draghi. Questa vertenza stravolge i tradiziona­li schieramen­ti e le normali prassi. C’è un sindaco, Emiliano Fossi, che ha fatto un’ordinanza che blocca i Tir vicino alla fabbrica e quindi la possibilit­à di svuotarla; c’è l’appoggio dei tassisti, quello delle cooperativ­e; c’è stato perfino il comunicato di Confindust­ria Toscana che ha in modo del tutto inatteso preso le distanze dal comportame­nto di Gkn, una loro associata che agli incontri formali ha finora mandato un avvocato. È questa unità che ha finora permesso alla rabbia dei 422 lavoratori di volgersi in lotta e non in imprevedib­ile disperazio­ne. Sabato è in programma un’altra manifestaz­ione, stavolta a Campi. Nel frattempo si aspetta una mossa da Roma.

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