Corriere Fiorentino

Contagi, sei province tra le peggiori

Secondo i dati del Cnr Lucca è al quarto posto nazionale, Firenze ottava. Crescono i ricoveri

- Gori

Sono toscane 6 delle 14 province italiane che hanno registrato un’incidenza di contagi settimanal­i superiore a cento ogni centomila abitanti. Quasi la metà. I numeri Cnr elaborati da Giovanni Sebastiani inchiodano Lucca (con 165 di incidenza), Firenze (125), Prato e Pisa (116), Pistoia (103) e Livorno (101). Il virus corre più velocement­e nelle zone costiere e nelle località di mare. Oltre ai contagi crescono anche i ricoverati per Covid e a Siena riapre la terapia intensiva.

Il virus ricomincia a correre. In Italia ci sono quattordic­i province con un’incidenza di contagi settimanal­i superiore a cento ogni centomila abitanti superiore. E ben sei di queste, quasi la metà, sono toscane. Lo dicono i numeri del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr) elaborati dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazio­ni del Calcolo «Mauro Picone». Lucca (con 165 di incidenza), Firenze (125), Prato e Pisa (116), Pistoia (103) e Livorno (101) sono le realtà toscane più in difficoltà. Del resto dieci delle quattordic­i province italiane in questione sono luoghi costieri o comunque a forte vocazione turistica.

In questo scenario la Toscana rappresent­a un caso. Giovedì scorso, l’ultimo rapporto della Fondazione Gimbe certificav­a che la Toscana era l’unica regione d’Italia ad avere tutte le province, nessuna esclusa, sopra i 50 casi settimanal­i ogni centomila abitanti, la vecchia soglia per far scattare la Zona Gialla. Sempre secondo il Cnr, Pisa nell’ultima settimana è tra le dieci province italiane ad aver visto il coefficien­te salire di oltre 50 punti. Secondo i nostri calcoli, aggiornati a ieri, l’incidenza — basata sui numeri regionali dei contagiati e sui dati demografic­i di Istat — è ulteriorme­nte cresciuta: Lucca sale fino a 175 (150 casi ogni centomila abitanti facevano scattare la Zona Arancione), Prato 130, Firenze 129, Pisa 118, Livorno e Pistoia 110, Siena 80, Arezzo 74, Grosseto 72 e Massa Carrara 71. L’incidenza regionale è invece di 114 casi ogni 100 mila abitanti, pari a 4.195 nuovi contagi in sette giorni.

Ieri i nuovi positivi sono stati 452, 91 in più rispetto a lunedì della settimana scorsa (giorno tradiziona­lmente avaro di contagi perché legato ai tamponi fatti nel fine settimana), a conferma del fatto che l’epidemia continua a crescere. Molto alto il tasso di positività al tampone, oltre il 15%. Sono sempre i giovani a costituire la maggioranz­a dei nuovi contagiati, ma la percentual­e degli under 35 rispetto ai giorni scorsi è scesa ieri il 60%, mentre quella degli over 50 cresce oltre il 22%. Tra i grossi focolai registrati ieri si segnalano i 20 casi nei quattro Comuni della Versilia, di cui ben 8 a Forte dei Marmi. La buona notizia arriva tuttavia sempre dal Cnr, che parla del probabile picco già raggiunto a Roma: tutta Italia ora spera.

Ieri però in Toscana è risultato altissimo anche il dato dei nuovi decessi, 6 quelli notificati tra Firenze, Prato, Lucca e Arezzo, con una media di 69,8 anni. Un aggiorname­nto così pesante non si registrava dal 17 giugno, quando però i contagi erano crollati dopo la

I decessi Sei i morti notificati ieri tra Firenze, Prato, Lucca e Arezzo. Il dato più altro dallo scorso 17 giugno, alla fine della terza ondata

fine della terza ondata. Ora l’attenzione del governo è concentrat­a sulle corsie degli ospedali, sulle quali sono delineati i nuovi parametri che dividono la Zona Bianca da quella Gialla. La Toscana ha ancora ampio margine, le soglie sono distanti, ma i ricoverati crescono: i pazienti Covid sono ora 179 (12 in più), di cui 20 in terapia intensiva (due in più). Le corsie ordinarie crescono più di quelle ad alta intensità, ma lo scorso fine settimana le Scotte di Siena sono tornate ad accogliere pazienti in terapia intensiva, dopo settimane in cui erano rimaste con i letti vuoti.

Ora il governator­e Eugenio Giani manifesta preoccupaz­ione per l’espansione dell’epidemia, ma si dichiara fiducioso riguardo alle ricadute sugli ospedali: «Sono numeri significat­ivi, anche se non si traducono in questa quarta ondata in un proporzion­ale aumento dei ricoveri — dice — A fronte di giornate con 700 casi circa ci sono stati 13 ricoveri in più in tutta la Toscana, ad esempio. Quindi significa che, soprattutt­o laddove il virus contagia coloro che sono vaccinati, nella quasi totalità dei casi si resta a casa, magari si ha qualche linea di febbre, si è pauci-sintomatic­i o asintomati­ci. È un modo anche nuovo e diverso di vivere il contagio».

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