«Serve prudenza» E Larissa rinuncia anche ai Mondiali
L’infortunio al piede più grave del previsto. Il padre-allenatore: «Riprendiamo a settembre»
Niente Mondiali under 20 di atletica per Larissa Iapichino. Dopo il forfait all’Olimpiade, la diciannovenne stella emergente dello sport fiorentino salta anche il Kenia dove il 17 agosto sarebbe stata la favorita nel salto in lungo. La figlia prodigio di Fiona May deve ancora riprendersi dall’infortunio al piede patito lo scorso giugno a Rovereto.
Non compare il nome di Larissa Iapichino nell’elenco dei partecipanti ai Mondiali under 20 di atletica leggera che scatteranno a Nairobi (Kenia) il 17 agosto, e ai quali la stella emergente del salto in lungo si sarebbe presentata da favorita nella sua specialità. Dopo l’Olimpiade, per la 19enne campionessa fiorentina sfuma anche il secondo appuntamento clou del 2021.
E il motivo è lo stesso che ha costretto la figlia d’arte di Gianni e Fiona May a rinunciare alla rassegna a Cinque
Cerchi: l’infortunio (distrazione del legamento deltoideo) riportato al piede destro, quello di stacco, lo scorso giugno ai Campionati Assoluti di Rovereto. Una tegola che ha obbligato lo staff di Larissa prima a rimodulare, poi ad
Nuove generazioni E oggi a Tokyo scende in pedana nel getto del peso un altro giovane fiorentino, Leonardo Fabbri: l’obiettivo è raggiungere la finale
annullare la programmazione dei principali eventi outdoor della stagione.
La parola d’ordine in casa Iapichino sembra essere una sola: prudenza. Troppi brevi i tempi di recupero imposti dall’evento internazionale giovanile ormai alle porte per sperare di presentarsi nella condizione migliore, evitando al tempo stesso il rischio di conseguenze ben più gravi. «Abbiamo preferito optare per questa scelta tecnica e fare un reset totale — afferma il babbo-coach Gianni che da due mesi ha sostituito Gianni Cecconi, storico allenatore della figlia — torneremo ad allenarci a partire da settembre (il 6 sembra la data più probabile, ndr) per preparare al meglio la prossima stagione che tra l’altro avrà in calendario due Mondiali. Come sta Larissa? Meglio, e questo grazie al recupero fisioterapico avviato in luglio e curato da Luca Morandini. Ma al momento preferiamo non sollecitare troppo, procedendo nel modo più sicuro possibile per la ragazza. Lavoreremo con un recupero di esercizi dinamici per poi passare a un periodo introduttivo. A partire dal 10 agosto Larissa si sottoporrà inoltre a un percorso di mental coaching».
A livello competitivo si chiude una stagione sportiva molto particolare per la lunghista fiorentine, inaugurata nel migliore dei modi grazie a una progressione straordinaria culminata con quel magico salto a 6,91 metri sulla pedana indoor di Ancora, misura che era valsa il primato italiano eguagliato di mamma
Fiona e il nuovo record mondiale under 20, oltre al pass per i Giochi di Tokyo. Poi, in un semestre denso e stressante anche per gli impegni extra sportivi (in primis scolastici, legati alla maturità scientifica) ecco il maledetto infortunio arrivato poche settimane dopo il Golden Gala di Firenze: uno stop imprevisto che ha costretto a congelare sogni e ambizioni, almeno per il 2021.
E tuttavia, nella nuova era d’oro dell’atletica leggera azzurra suggellata dalle fresche imprese olimpiche di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, appare legittimo sperare in Larissa Iapichino per i prossimi Giochi del 2024, anche in considerazione della giovane età dell’atleta. «Auguriamoci che a Parigi vada come per Gimbo», azzarda sin da adesso babbo Gianni, facendo capire che l’ottimismo non è stato smarrito.
Oggi intanto (13.40 ora italiana) è il giorno dell’esordio olimpico del pesista Leonardo Fabbri, 24enne di Ponte a Ema cresciuto come Larissa Iapichino nell’Atletica Firenze Marathon, detentore dal febbraio 2020 del record italiano indoor con 21.59. Al New National Stadium di Tokyo la concorrenza sarà pazzesca: dagli statunitensi Ryan Crouser (oro a Rio cinque anni fa e autore lo scorso giugno di un 23.37 con cui ha stabilito il nuovo record mondiale) e Joe Kovacs (campione iridato in carica) al neozelandese Tom Walsh (trionfatore ai Giochi di Londra). Eventuale finale in programma giovedì.