I DURI DEL LISCIO LA ROMAGNA PUNK A FIESOLE
Domani sera al Teatro Romano la band rivelazione dell’ultimo Festival di Sanremo E stasera a Villa Bardini il documentario diretto da Elisabetta Sgarbi che li ha «scoperti» Il frontman Mariani: «Il brutto anatroccolo della musica italiana è diventato un cigno»
«Ci ho già suonato al Teatro Romano di Fiesole...» Mirco Mariani, polistrumentista per quindici anni alfiere del freejazz bolognese, aggrotta le ciglia come per fare un imperioso sforzo di memoria: «Accompagnavo Vinicio Capossela». Si ferma. Sorride. Ora l’espressione si fa un misto tra l’orgoglioso e l’«ancora non ci credo». «Ma portarci il liscio? Chi ci avrebbe mai creduto? La musica da ballo non li ha mai visti certi palcoscenici: il brutto anatroccolo della musica italiana è diventato cigno».
Mariani è il creatore insieme alla star del liscio Moreno «Il Biondo» e alla «Voce di Romagna mia nel mondo» Mauro Ferrara, di quel riuscitissimo esperimento di rinnovamento culturale che sono gli Extraliscio. Una delle band rivelazione dell’anno. Grazie a Elisabetta Sgarbi che si è innamorata di loro, li ha portati a Sanremo con il brano Bianca Luce Nera, gli ha dedicato il film Punk da Balera, e li ha fatti diventare un fenomeno nazionale. Un’operazione semplice ma allo stesso tempo quasi impensabile, finora: prendere la tradizione romagnola e portarla nel ventunesimo secolo, rockeggiandola a più non posso.
Stasera il film verrà proiettato a Villa Bardini (ore 21.15) e domani saranno in concerto appunto a Fiesole. Con il loro È bello perdersi tour. «Questa avventura aveva bisogno di una fatina che ci toccasse con la bacchetta magica — proseduti Mariani — La nostra fatina è Elisabetta. Nessun’altro ci avrebbe creduto. Ci voleva coraggio, è una svolta inaspettata e anche miracolosa».
Ne mancherebbe ancora uno, di miracoli: poter ballare. Ma il Teatro Romano non lo permette. Soprattutto la pandemia, non lo permette. «Al massimo balliamo da see ci penserà Moreno che quando si tratta di far ballare la gente, se ne inventa di tutte, anche da seduto — prosegue a scherzare Mirco Mariani — Potrebbe diventare la cifra del 2021: il ballo da seduto».
Sanremo, il cinema, il successo. Che anno fenomenale per gli Extraliscio. «Immortaliamola in uno scatto. Ovviamente usando una Polaroid e per svilupparla andiamo in una ghiacciaia. Perché questa è una musica ibernata che prova a risvegliarsi in un mondo diverso».
Gli Extraliscio sono così, per questo piacciono e convincono pubblico e addetti ai lavori, anziani e ragazzi: sono maledettamente vintage e clamorosamente contemporanei. «La musica italiana aveva bisogno di noi e non lo sapeva. Di essere fuori moda. Giorno dopo giorno è una conquista, il pubblico ce lo costruiamo di concerto in concerto. Ci troviamo tre generazioni davanti, come lo sia noi tre. Forse solo Vasco Rossi ha un pubblico così dagli zero ai novangue
ta... con le dovute proporzioni ovviamente».
«Il liscio ha un cuore generoso, è la musica altruista per definizione. Ha una testa che va per i fatti suoi, per suonarla devi accettare la sfida di una follia controllata: nel senso di conoscere le regole per poterle distruggere e suonare intorno alle note. E poi servono le gambe, che devono “impazzire”. Perché è musica da ballo. Se la testa accetta quella pazzia controllata è fatta. Ora purtroppo le gambe si agitano solo sotto il tavolo, ma sono pronte al ritorno alla festa e all’allegria. Ed è la cosa di cui c’è più bisogno in assoluto».