Corriere Fiorentino

Il giallo di Pisa

Nessuna violenza sul corpo dello studente trovato carbonizza­to

- DAL NOSTRO INVIATO Simone Innocenti

Nessun segno di violenza sui resti del corpo di Francesco Pantaleo, lo studente universita­rio, 23 anni, originario di Marsala, trovato carbonizza­to nelle campagne di San Giuliano Terme lo scorso 25 luglio dopo essere scomparso. È quello che emerge dalla tac dopo un primo giorno di esami autoptici disposti dalla Procura. Francesco sarebbe morto tra la notte di sabato e l’alba di domenica. Sul suo cadavere non ci sono segni di coltellate e neppure di arma da fuoco: per questo ci vorranno diversi giorni e altri esami per capire come sia morto lo studente di ingegneria informatic­a.

La magistratu­ra pisana, guidata dal procurator­e capo Alessandro Crini, ha nominato sei periti tra cui esperti informatic­i che dovranno recuperare dal computer tutti i dati che risultano cancellati dai dispositiv­i elettronic­i di Francesco. Lui, un giovane appassiona­to di giochi online (nei quali è anche possibile chattare), risulta aver lasciato nel suo appartamen­to affittato assieme ad altri due coinquilin­i anche il cellulare, prima di sparire nel nulla. Tra l’IPad e il cellulare gli esperti potrebbero trovare ad esempio qualche indizio che possa fare luce sul suo allontanam­ento. Nella casa, che i carabinier­i del Nucleo investigat­ivo hanno sequestrat­o pochi giorni fa, non sarebbero emerse tracce di violenza e in queste ore gli investigat­ori stanno passando al setaccio le 24 telecamere a circuito chiuso che sono sparse in città e lungo il percorso che porta a San Giuliano Terme, dove ieri sono stati prelevati campioni di terreno per capire se tra gli elementi della combustion­e vi siano i vestiti e pezzi di plastica.

La Procura ha aperto un fascicolo ipotizzand­o il reato di induzione al suicidio e proprio dalla lettura dei file cancellati potrebbero spuntare i primi riscontri oppure novità che facciano ribaltare la prospettiv­a. Non a caso gli inquirenti hanno chiesto gli esami tossicolog­ici e istologici su quel che resta del corpo: si deve capire non solo se il giovane si sia ammazzato dandosi fuoco ma si dovrà anche stabilire se nel corpo ci fossero tracce di droga o di veleni. Al momento, ad esempio, non viene escluso che qualcuno possa averlo tramortito e poi ucciso barbaramen­te, anche se questa ipotesi appare — in mancanza di riscontri oggettivi — piuttosto remota.

I carabinier­i continuano a sentire gli amici di Francesco per capire se, per caso, ci fosse qualcuno che in qualche maniera avesse qualche motivo di contrasto con lui. Nei prossimi giorni la salma sarà riconsegna­ta alla famiglia, che ieri non aveva nominato alcun consulente tecnico di parte per partecipar­e al primo giorno di esami autoptici, effettuati al Santa Chiara. Una volta terminata l’autopsia la salma tornerà a Marsala, dove ci sarà il saluto a Francesco. Da parte dei suoi parenti e dei suoi amici.

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 ??  ?? Dalla Sicilia Francesco Pantaleo, 23 anni, originario di Marsala, studiava ingegneria informatic­a a Pisa
Dalla Sicilia Francesco Pantaleo, 23 anni, originario di Marsala, studiava ingegneria informatic­a a Pisa

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