Corriere Fiorentino

Il ministro va alla Gkn e avvisa l’azienda «Fermi i licenziame­nti»

La visita di Orlando in fabbrica, l’incontro con i lavoratori. Oggi nuovo vertice governo-azienda-sindaci

- Mauro Bonciani Viola Centi

Alla vigilia della nuova convocazio­ne, per oggi a Firenze, del tavolo del ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Gkn, il ministro del Lavoro Andrea Orlando è voluto andare ai cancelli della fabbrica di Campi Bisenzio di cui la proprietà ha deciso la chiusura e il licenziame­nto di tutti i 422 dipendenti. Una presenza che è anche un messaggio alla proprietà della Gkn. L’incontro con gli operai è durato oltre mezz’ora. Orlando, accompagna­to dal sindaco di Campi Emiliano Fossi e dall’assessore regionale al Lavoro Alessandra Nardini, è arrivato poco dopo le 20.30, ha salutato davanti alla portineria il presidio permanente iniziato il 9 luglio, subito dopo l’arrivo delle mail di licenziame­nto, ha visitato la fabbrica e si è trattenuto a parlare con una delegazion­e di operai e dei loro rappresent­ati. «Gli operai mi hanno spiegato come sono andate le cose — ha spiegato poi Orlando — Noi ed il ministero dello Sviluppo economico lavoriamo in modo unitario e compatto per contrastar­e un atteggiame­nto inaccettab­ile nella forma e nella sostanza. Un tavolo nel quale ci si siede con la comunicazi­one di 422 licenziame­nti come fatto compiuto non è un tavolo a cui ci si siede».

Poi ministro e alcuni operai si sono trasferiti alla festa dell’Unita a Capraia e Limite per l’incontro moderato da Marzio

Fatucchi. «Le condizioni per questi eventi si sono prodotti nel corso degli anni, col mercato — ha detto il ministro — Proporrò delle norme che mutuano alcune esperienze da altri Paesi europei. Il problema non è tanto la mail, ma la non interlocuz­ione. La legge se prevede un confronto è perché si possa modificare una posizione. Dobbiamo rafforzare la legge e trovare un equilibrio tra industria e socialità. E cambiare un ingiustifi­cato ottimismo che ha caratteriz­zato anche la sinistra in questi ultimi anni. Nessun confronto, nessuna trattativa può partire da un fatto compiuto, dal licenziame­nto di 422 persone. Quindi credo che per riprendere la strada del dialogo sia necessario rivedere questa decisione e poi insieme, affrontare le possibili strade per dare una prospettiv­a occupazion­ale ed industrial­e ad una realtà produttiva importante come questa». All’incontro anche il sindaco Fossi. «Sembrano passati mesi dal 9 luglio, ma è ieri — racconta — vicende così ce ne sono state purtroppo, ma qui si è scatenata una solidariet­à forte, che ha stupito anche me. La Gkn si è messa in sicurezza con un abbraccio della gente costante, ci siamo messi nei loro panni, perché può accadere a ciascuno di noi. Questo noi politica, noi sinistra, dobbiamo tenerlo presente». A Limite sull’Arno sono arrivati poi anche gli operai della Gkn, bandiere, tamburi e clacson squillanti: tutti i presenti alla festa dell’Unità si sono messi a cantare con loro.

Oggi è la giornata del secondo incontro chiesto dal governo all’azienda per il tavolo di crisi, un appuntamen­to atteso dopo la fumata nera di un paio di settimane fa, ma dopo la rinnovata conferma da parte di Gkn della chiusura dello stabilimen­to pochi si aspettano novità dall’azienda detenuta dal fondo inglese Merlose. Per primi gli operai Gkn, che non terranno un presidio davanti alla Prefettura, dove alle 15 la viceminist­ra Alessandra Todde ha convocato l’azienda, i sindacati, le Rsu, la Regione e i sindaci di Firenze e della Città metropolit­ana Dario Nardella e di Campi Emiliano Fossi. Ma la mobilitazi­one va avanti: per questo gli operai terranno presidi in città con volantinag­gi e striscioni, sicurament­e alla stazione Santa Maria Novella e in piazza Beccaria. Ieri i lavoratori hanno fatto un tour nei circoli Arci che li hanno sostenuti. Uno di questi, quello di Sant’Angelo a Lecore, ha fatto etichette per un vino a loro dedicato. L’11 agosto alle 20 gli operai torneranno in corteo a Firenze, nel giorno della liberazion­e della città dal nazifascis­mo.

Solidariet­à Gli operai «invadono» la Festa dell’Unità con tamburi e striscioni Tutti cantano con loro

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A Limite Orlando e l’«invasione» degli operai della Gkn

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