Corriere Fiorentino

Fa fatture false per avere il contributo Covid

Figline e Incisa, denunciato un concession­ario auto: sequestrat­i 130 mila euro

- A.Moll.

Ha emesso una serie di fatture false, fingendo di aver venduto delle auto usate, per aumentare il volume d’affari dell’anno 2019 in modo da avere accesso al contributo a fondo perduto previsto dal decreto Rilancio per l’emergenza Covid. Ma la truffa dell’imprendito­re di Incisa Figline, titolare di una società di autonolegg­io che vende anche auto usate, è stato scoperto dalla Guardia di Finanza.

La pm Ornella Galeotti, che ha coordinato l’attività dei finanzieri della tenenza di Pontassiev­e, ha chiesto e ottenuto dal gip Antonella Zatini un provvedime­nto di sequestro preventivo per un valore di oltre 130 mila euro, la cifra che l’imprendito­re ha ottenuto grazie alla misura di sostegno economico alle imprese in difficoltà e che corrispond­e al 10 per cento delle perdite registrate nell’anno precedente. Da un’analisi di rischio sui beneficiar­i dei contributi a fondo perduto i finanzieri hanno rilevato alcune anomalie nella domanda avanzata dall’imprendito­re subito dopo il lockdown. Intanto c’era troppa differenza di fatturato nell’attività di compravend­ita auto registrata tra aprile del 2019 e lo stesso mese del 2020.

Nella domanda era stato indicato un volume d’affari ad aprile 2019 anomalo e le relative fatture erano state inserite a sistema nel 2020, a più di un anno di distanza e poco prima della richiesta di contributo. Le fatture risultano intestate a persone fisiche che non hanno mai acquistato auto dal rivenditor­e, alcune anche a persone inesistent­i. Gli investigat­ori hanno controllat­o tutte i documenti, hanno cercato in mezza Italia le persone che avrebbero comprato le auto e grazie anche alle banche dati hanno così ricostruit­o tutta la vicenda.

L’uomo è stato adesso denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato. L’attività della Guardia di Finanza non si ferma. È partita anche una verifica fiscale nella concession­aria a partire dall’anno 2015, mentre continua l’attività di monitoragg­io dei finanzieri sui fondi percepiti.

Truffa ai danni dello Stato Aveva aumentato il giro di affari del 2019 per avere accesso al ristoro a fondo perduto per le aziende in difficoltà

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