Vaccini, via all’anticipo delle seconde dosi con Pfizer e Moderna
Aumentano le forniture, la Toscana cerca di cambiare passo Ma è ancora escluso chi ha fatto la prima con AstraZeneca
La Toscana ha riaperto da ieri, sul portale web Prenota Vaccino, una nuova finestra per consentire di anticipare i richiami di Pfizer e di Moderna. Dai 42 giorni tra le due dosi che erano stati fissati, fino a un minimo di 21 giorni a seconda della disponibilità dei posti.
La Toscana ha riaperto da ieri pomeriggio, sul portale web Prenota Vaccino, una nuova finestra per consentire di anticipare i richiami di Pfizer e di Moderna. Dai 42 giorni di intervallo tra le due dosi che erano stati fissati in precedenza, fino a un minimo di 21 giorni a seconda della disponibilità dei posti. Una misura per accelerare sui richiami — un fronte su cui la Toscana è indietro ma su cui sta comunque risalendo posizioni nella classifica tra le regioni italiane, dalla penultima posizione alla sestultima, come ha detto il governatore Eugenio Giani — in virtù della loro importanza per contrastare la variante Delta del virus, che aggira parzialmente la risposta immunitaria data dalla singola dose.
La svolta, possibile grazie all’aumento delle forniture dopo un luglio di consegne ridotte, riguarda (quasi) tutti i toscani tra i 12 e i 59 anni, che abbiano già fatto la prima dose. Tutti, tranne chi ha fatto la prima somministrazione con AstraZeneca e ora attende la vaccinazione eterologa, con Pfizer. Si tratta secondo le stime della Regione di meno di 10 mila persone che per gran parte tra fine maggio e inizio giugno — quando AstraZeneca era ancora autorizzata sugli under 60 — erano accorse agli open day degli hub. L’intervallo tra le due dosi attualmente previsto dalla Regione, per chi ha fatto AstraZeneca, è di 84 giorni, il massimo rispetto alle linee guida del governo che lo fissano tra i 56 e gli 84 giorni: di fatto si abbreviano i tempi di chi dovrebbe aspettarne 42, ma non quelli di chi ha il doppio dell’attesa. Tanto più che i vaccinati al primo open day del 25 maggio attendono il richiamo per il 17 agosto, ma in teoria avrebbero potuto avere già la seconda dose dal 20 luglio. Il piccolo giallo, ieri, si è consumato anche dal punto di vista della comunicazione: prima, il presidente della Regione
Giani ha scritto sui social network che la possibilità di anticipare il richiamo di Pfizer e di Moderna riguardava «tutti gli over 12», ma nel giro di un’ora ha dovuto rettificare precisando che il provvedimento non riguardava l’eterologa. Assicurando tuttavia, stavolta attraverso i canali ufficiali e anche rispondendo alle domande degli utenti interessati, che «sono in corso i lavori per rendere possibile al più presto» anche l’anticipo della seconda dose eterologa. I rumors parlano dei «prossimi giorni», il ritardo sarebbe dovuto a delle difficoltà organizzative nella gestione dei numeri, legato al cambio di vaccino.
La Regione intende spingere di più anche sulle nuove prime dosi. In questo caso l’obiettivo è intercettare chi non ha ancora prenotato. C’è la conferma che da lunedì, o al massimo da martedì, medici di famiglia, pediatri di libera scelta e farmacie abilitate potranno somministrare anche il vaccino Pfizer. Finora, avevano avuto a disposizione solo Johnson&Johnson (tranne i pediatri, che sono alla loro prima volta) per vaccinare gli over 60. «Siamo convinti che questa soluzione ci consentirà di alzare i numeri dell’adesione anche dei giovani e dei giovanissimi», dice l’assessore regionale alla Salute,
Simone Bezzini. La speranza è che la semplicità di prenotazione (una telefonata) e la possibilità di ricevere la dose vicino a casa e il rapporto diretto tra medico e paziente possa convincere chi era dubbioso a fare il passo verso il vaccino. Sul fronte opposto, gli over 60, c’è stato un timido aumento di nuovi vaccinati con Johnson&Johnson, che restano comunque poche centinaia al giorno. La copertura, in questa fascia d’età, sfiora ormai il milione di toscani: sono quasi 999 mila ad essere vaccinati con la prima dose (83,5%), ne mancano all’appello poco più di 197 mila, il 16,5%. In 983 mila (l’82,2%), sul totale di un milione e 196 mila, hanno invece completato il ciclo.
Prime dosi Da lunedì o martedì pediatri, farmacisti e medici di famiglia potranno fare Pfizer