A Firenze rinforzi per i controlli (anche a campione)
Un rinforzo di 10 lavoratori e 53 lettori per verificare il Green pass: sono i numeri messi in campo da Opera, gestore delle biglietterie di numerosi musei tra Firenze e Siena, per ridurre al minimo le attese agli ingressi. 5 lettori saranno usati agli Uffizi. Il più grande museo della Toscana è pronto: «Chiederemo il pass, non in biglietteria, dove spesso va una sola persona per gruppo, ma al momento dell’ingresso. E controlleremo anche il documento d’identità – spiegano da Opera – cosa fare per chi arriva da Paesi la cui certificazione vaccinale non è riconosciuta in Italia? Li indirizzeremo alla farmacia abilitata ai tamponi più vicina. E se non potranno entrare rimborseremo gli eventuali 4 euro spesi per la prenotazione». Ma c’è chi issa bandiera bianca, come il Marino Marini, da cui fanno sapere che per difficoltà organizzative legate al Green pass il museo riaprirà i battenti solo il 4 settembre. A essere pronte sono molte biblioteche: quelle comunali fiorentine, oltre a chiedere il Green pass e il documento d’identità, impongono agli utenti la prenotazione obbligatoria per usare le sale di studio e di lettura, i pc e per partecipare alle iniziative. A Prato, le regole sono identiche, ma c’è anche una app — si chiama Affluences — per prenotare il posto. Sul fronte cinema all’aperto, Lorenzo Luzzetti, che organizza le proiezioni nel chiostro di Santa Maria Novella, spiega: «Siamo pronti, ma sarà una sfida complicata dover gestire gli ingressi. I documenti d’identità? Forse li chiederemo solo a campione».