Il lastricato sarà tolto, al suo posto l’asfalto San Frediano si divide sui lavori di settembre
Da fine settembre, il fazzoletto di Oltrarno tra via Sant’Onofrio, via Bartolini, piazza Verzaia e via Lungo le mura di Santa Rosa sarà «sbudellato» dai cantieri. Per quanto tempo? Non si sa: «È ancora da valutare il cronoprogramma, a seconda delle richieste di ordinanza per le strade interessate», spiegano da Palazzo Vecchio. I lavori, a cura del Global Service, rivoluzioneranno in particolare via Sant’Onofrio e via Bartolini, dove saranno smontate le pietre in favore di un asfalto architettonico grigio chiaro. Stessa rifinitura peraltro già vista in piazza dei Nerli. In piazza Verzaia e in via Lungo le mura di Santa Rosa sarà invece utilizzato l’asfalto tradizionale. Contestualmente, saranno previsti anche ripristini localizzati o completi su marciapiedi, caditoie, cordonati, zanelle e segnaletica. Costo: 680 mila euro.
Ma proprio sul lastricato il rione si divide. C’è chi ha già nostalgia delle pietre e chi invece è stanco delle carreggiate da Parigi-Dakar rattoppate con blob di catrame. «Aspettiamo a gloria gli interventi — dicono Ilaria Franceschi e Letizia Castaldo, dalla loro bottega di decorazione del legno in via Bartolini —. Prima o poi, qui, qualcuno ci sarebbe morto. Un paio di anni fa soccorremmo una signora inciampata in una buca. Questo è un rione con tanti anziani, che proprio alle poste di via Bartolini vanno a ritirare la pensione...». Senza dimenticare la viabilità: «Abbiamo visto tanti motorini a terra, per non parlare del rumore delle pietre ormai staccate quando passano le macchine. È capitato pure che qualche frammento schizzasse sui finestrini di quelle in sosta». Un problema, il manto dissestato, acuito dalla riasfaltatura di Borgo San Frediano: «Quando chiusero la strada qualche anno fa, tutto il traffico dei bus si spostò qui: è stato il colpo di grazia. Ci auguriamo soltanto che i lavori siano rapidi: ci sono restauratori, vetrai e parquettisti che hanno bisogno di caricare e scaricare i furgoni».
Di parere opposto Veronica Betti del ristorante Cambi in via Sant’Onofrio: «Mi dispiace: avrei preferito un nuovo selciato, che è molto bello e caratterizza il rione. Certo, poi ci vorrebbe una manutenzione puntuale...». Ci va più pesante il pellettiere di via Bartolini, Leonardo Giannini: «I lavori fatti in piazza dei Nerli fanno schifo, mi dispiace ora tocchi a noi. Sono contrarissimo a rimuovere le pietre e mi chiedo dove finiranno… Prima gli artigiani spariti, ora le strade: rimpiango il quartiere raccontato da mio nonno, malfamato ma autentico».
Pragmatico Michele Surace, titolare di un bar in via Sant’Onofrio: «Era l’ora. Le pietre sono belle nelle aree pedonali. I lavori? Un disagio per attività come la nostra, che hanno il dehors. Piuttosto, c’è già un grosso cantiere in strada: mi chiedo come faranno ad evitare il caos».
Fronti opposti Le due artigiane: era ora, abbiamo visto cadere tanti anziani Il pellettiere: faremo la fine di piazza dei Nerli, uno schifo