Corriere Fiorentino

Il capo dei vigili fa arrabbiare i contradaio­li: silurato

Siena, Tafuro lascia dopo il caso Strade Bianche: era subentrato all’ex comandante indagato

- Aldo Tani

A cadere è stata la testa di Cosimo Tafuro, comandante della Polizia municipale di Siena. Si vedrà se via in temporanea o definitiva, ma il sindaco Luigi De Mossi ha usato la mano pesante in seguito all’episodio che ha coinvolto domenica la Nobil Contrada dell’Aquila e alcuni partecipan­ti della Gran fondo Strade Bianche. Nel mirino del primo cittadino la gestione dei due eventi concomitan­ti. Per una serie di valutazion­i, poi errate nei fatti, i ciclisti e i contradaio­li, impegnati nel giro di omaggio alle «consorelle», si sono trovati a transitare insieme nello stesso punto. La situazione si è velocement­e surriscald­ata, come testimonia­to da alcuni filmati amatoriali. È volata qualche parola di troppo e le frizioni sono proseguite sui social network, dove nel mirino è finita anche l’amministra­zione comunale. Entrambi i percorsi erano stati preventiva­mente concordati e addirittur­a l’Aquila in mattiun’inchiesta nata aveva avuto un confronto con le autorità, accettando di cambiare il giro per evitare qualunque problema. Definiti i dettagli, a far saltare banco sono stati gli orari dei corridori. Trattandos­i di amatori, era più complicato dare certezza sui tempi, perciò era stato stabilito un termine ultimo per smontare gli allestimen­ti.

Il gruppo, arrivato alla spicciolat­a, è stata la variabile «impazzita», costringen­do poi De Mossi a convocare il giorno successivo un incontro con il priore dell’Aquila, Francesco Squillace, e con il rettore del Magistrato delle Contrade, Claudio Rossi. «Non sono e non saranno tollerati atteggiame­nti irriguardo­si nei confronti delle Consorelle. Quello di domenica scorsa rappresent­a un fatto grave sul quale l’amministra­zione non intende soprassede­re», aveva tuonato il sindaco, mentre le altri parti in causa avevano preferito tenere un profilo basso, ma non nascondend­o, lontano dai riflettori, un certo malumore.

Dalle parole ai fatti il passo è stato breve. Il primo cittadino ha convocato Tafuro e l’epilogo del faccia a faccia è stato il passo indietro del capo dei Vigili urbani: con l’incarico ad interim affidato al vice Marco Manganelli. Arrivato nel novembre scorso per sostituire Cesare Rinaldi, coinvolto giudiziari­a, il comandante avrebbe pagato anche una serie di scelte che non hanno convinto l’amministra­zione. In discussion­e sarebbero potuti finire anche alcuni assessori: in particolar­e il vicesindac­o Andrea Corsi (Lega), che ha la delega alla viabilità e che fino a un mese fa aveva anche quella alla Municipale, prima di passarla a Clio Biondi Santi (Forza Italia). Metterli sulla graticola, a due settimane dalle suppletive, avrebbe potuto produrre effetti controprod­ucenti in chiave elettorale. In questo caso, meglio soprassede­re.

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In carica da novembre Cosimo Tafuro aveva sostituito Cesare Rinaldi, indagato dalla Procura di Siena

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