Ganci sui palazzi per i fili del tram Ultimo sì in Consiglio Comunale
È stato approvata ieri la Vacs, l’ultima variante al passaggio della tramvia nel centro storico, dal Consiglio comunale di Firenze. È uno dei due atti necessari per il tratto da piazza Libertà a San Marco: l’altro è passato solo dalla giunta. In questo caso, si tratta di una delibera necessaria per costituire il «diritto di servitù» per l’apposizione dei fili ai ganci sui palazzi, perché in tutta via Cavour e Lamarmora non ci saranno i pali come negli altri tratti della tramvia. Una scelta che fa arrabbiare però il centrodestra: «Non solo un progetto sbagliato: un tratto monco di tramvia per collegare piazza Libertà con San Marco per poi fermarsi lì. Non solo un bagno di sangue per i residenti che vedranno sparire 100 posti auto senza un’alternativa, ma, ciliegina sulla torta, ganci sulle mura dei palazzi e fili che deturperanno un altro pezzo di centro storico, dopo i pali in Santa Maria Novella» scrivono i consiglieri di FdI, Jacopo Cellai e Alessandro Draghi. «Ma i tram a batteria per San Marco che fine hanno fatto?» rincara la dose Federico Bussolin della Lega. «Accuse pretestuose» ribatte l’assessore Stefano Giorgetti, che ricorda come «la tecnologia dei tram a batteria è stata studiata e verificata da Hitachi e presto sarà omologata». Verrà usata su tutto il tratto verso Bagno a Ripoli e in parte sia nel tratto San MarcoLibertà che alla stazione. «E i parcheggi persi di cui parla la destra saranno recuperati nelle strade limitrofe» dice Giorgetti.