Gli Innocenti accolgono una famiglia afghana
Il ringraziamento della madre all’Istituto: «Ho paura, ma ho capito che esiste ancora l’umanità»
famiglia afghana in fuga dai talebani è stata accolta dall’Istituto degli Innocenti di Firenze che ha messo a disposizione le proprie strutture per ospitare quattro nuclei di madri con figli. «Con l’aiuto di una traduttrice — racconta la presidente Grazia Giuffrida — la nostra ospite ci ha raccontato il suo stato d’animo, usando parole che colpiscono il cuore. Il desiderio della nostra ospite non è solo quello di mettere in salvo i suoi bambini e se stessa, ma anche di poter ripartire, di poter progettare il futuro. Ci impegneremo per aiutarla». L’iniziativa dell’Istituto degli Innocenti ha aperto una finestra sui bisogni delle donne afghane perché nel mirino dei talebani che stanno rastrellando casa per casa per punire coloro che hanno collaborato con il passato governo o per sequestrare donne dai 16 ai 45 anni da offrire «in dono» ai loro soldati solo per meri scopi sessuali.
«Una volta superata l’emergenza, il compito della comunità, italiana e internazionale, sarà quello di offrire a queste persone prospettive di vita autonoma — aggiunge Giuffrida — nella speranza che l’Afghanistan possa diventare, o tornare, una terra di liUna bertà». La mamma, non appena messo piede a Firenze e aver toccato ed essersi sentita finalmente accolta ha consegnato un messaggio di ringraziamento ai volontari che la stanno assistendo chiedendo di recapitarlo agli Innocenti. «Ho capito che esiste ancora l’umanità, nonostante le mie paure. Mi avete aiutato e mi avete dato la forza di credere in me stessa e nel fatto che posso ancora farcela. Posso ancora sperare in una nuova vita. Ci state accudendo e proteggendo come farebbe una madre».