Carrara, guerriglia tra ultras in mezzo alle case
I tifosi di San Marco Avenza e Massese hanno usato bastoni e bombe carta: 10 arresti
Una strada di periferia vicino allo stadio, un appuntamento fuori dal terreno di gioco per stabile chi è più forte e quindi bastoni, cinghie, bombe carta, fumogeni, colli di bottiglia e sassate. Poteva essere una strage, invece a rimanere feriti nella rissa tra ultras dello scorso sabato sono stati soltanto due ragazzi, medicati al pronto soccorso e subito dimessi.
La Digos ha arrestato dieci tifosi, che adesso dovranno rispondere di danneggiamenti, porto d’armi improprie, lesioni e, per tre di loro, anche del mancato rispetto della misura del Daspo, che
Le scene di violenze riprese dalle case avrebbe dovuto tenerli lontani dagli stadi per i prossimi mesi.
Accade tutto in pochi minuti, ad Avenza, quartiere periferico di Carrara, poco prima dell’inizio del derby tra San Marco Avenza e Massese. Una partita valida per la Coppa Italia del campionato di Eccellenza. Lo scontro tra le due tifoserie viene definito «storico», come storico è il campanilismo tra le due città, Massa e Carrara che da tempo, però, non si ritrovano avversarie in uno stesso campionato. Gli ultras della Us Massese 1919 pare si siano dati appuntamento con quelli della Usd
San Marco Avenza, in una strada poco distante dallo stadio. Sono arrivati e, secondo una prima ricostruzione, hanno iniziato a danneggiare le auto parcheggiate dei residenti.
In pochi minuti la «guerriglia urbana»: il boato di una bomba carta, auto danneggiate dalla sassaiola, fumogeni, grida, insulti, rumori di cocci rotti. Spuntano bastoni e cinghie con cui gli ultras si colpiscono davanti ai residenti attoniti, a cui non resta che barricarsi in casa e chiamare le forze dell’ordine. I tifosi se le danno di santa ragione, sanguinano, lasciano a terra vetri