Corriere Fiorentino

Wanda e Alberto, che emozione per il loro giardino

A Borgo Allegri l’intitolazi­one per Lattes e Nirenstein. Figlie e nipoti alla cerimonia

- Ivana Zuliani

Nel cuore del centro storico di Firenze, in Borgo Allegri, c’è un giardino incastonat­o tra i palazzi che da ieri porta il nome di Wanda Lattes e Alberto Nirenstein, staffetta partigiana e giornalist­a lei, storico della Shoah lui. Marito e moglie. Una coppia che ha segnato la vita culturale fiorentina. Ieri la cerimonia, insieme alle figlie e agli amici di sempre.

Lei, una donna elegante, «puntuta», senza peli sulla lingua e nella penna, con le «sue opinioni fortissime e il suo atteggiame­nto che non perdonava», che amava «la cultura, Firenze, i babà al rum e il cioccolato», la sua famiglia e il giornalism­o. Lui, un uomo che sapeva abbinare pantaloni corti a una spiccata intelligen­za, aveva «un grande sarcasmo», diceva «quello che aveva nel cuore», adorava cantare e lo ha fatto «fino alla fine, anche quando non ricordava le parole» e non aveva timore a chiedere durante una conferenza stampa a Papa Giovani Paolo II: «Ma lei che era in Polonia mentre tanti ebrei venivano uccisi come mai allora non si alzò in pedi e si mise a urlare?».

Una coppia che ha segnato la vita culturale fiorentina, due genitori non sempre facili che hanno insegnato alle figlie a «guardare guardare guardare e dire sempre quello che sentivamo e ritenevamo giusto», due nonni non comuni che hanno insegnato ai nipoti «a non risparmiar­ci, a non avere paura di vivere anche lottando, se ce n’è bisogno». Due nomi: Wanda Lattes e Alberto Nirenstein, ora incisi sulla targa nel giardino di Borgo Allegri, un’ oasi del centro storico strappata al destino di parcheggio, animata da colori, voci e vita, come loro. Dai ieri il giardino porta il loro nome. Alla cerimonia di intitolazi­one hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Dario Nardella, l’assessore alla toponomast­ica Alessandro Martini, le figlie Fiamma, Susanna e Simona, i nipoti, gli amici, i giornalist­i Ernesto Galli della Loggia, il fondatore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini, Franco Camarlingh­i, Maurizio Degl’Innocenti, presidente della Fondazione Filippo Turati alla quale la famiglia Nirenstein ha donato gli archivi dei genitori: tutti hanno voluto lasciare un ricordo raccontand­o aneddoti della vita di Wanda e Alberto.

«Questa intitolazi­one — ha detto il sindaco Nardella — è carica di valori e significat­o, non è soltanto un tributo eterno, ma anche la rappresent­azione di una realtà, di una comunità che vuole partire da queste esperienze di vita e coltivarle finché possono dare a loro volta il via a nuove esperienze».

Alberto Nirenstein è stato uno dei primissimi storici della Shoah. Nato nel villaggio polacco di Baranov, è giunto in Italia dalla nascente Israele come combattent­e nelle file della Brigata Ebraica. A Firenze ha incontrato Wanda, staffetta partigiana, una delle prime giornalist­e della storia italiana, che è diventata sua compagna di vita. Entrambi sono stati fieri difensori del popolo ebraico e animatori di vivaci dibattiti con artisti e intellettu­ali nel loro salotto di via Cocchi.

Wanda Lattes, dopo aver lavorato a La Nazione e al Corriere della Sera, è stata la bandiera del Corriere Fiorentino «per come concepiva il ruolo del giornale, dei suoi giornalist­i a cominciare da se stessa», ha ricordato Ermini. «Ogni giorno dava il suo contributo per fare un giornale che fosse radicato in città, vigile, rigoroso e severo, quando serviva, ma senza pregiudizi e sempre rispettoso dei lettori e delle istituzion­i».

❞ Il sindaco Nardella Questo non è solo un tributo eterno, ma la volontà di una comunità che vuole coltivare le loro esperienze di vita per dare il via ad altre nuove

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(Masini/Sestini) La cerimonia Lo scopriment­o della targa per Wanda Lattes e Alberto Nirenstein nel giardino di Borgo Allegri
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L’abbraccio Galli della Loggia con le figlie di Wanda e Alberto
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 ??  ?? Insieme In alto Alberto Nirenstein e Wanda Lattes. sopra il giardino in Borgo Allegri che porta il loro nome. Alla cerimonia col sindaco hanno partecipat­o anche le figlie e i nipoti
Insieme In alto Alberto Nirenstein e Wanda Lattes. sopra il giardino in Borgo Allegri che porta il loro nome. Alla cerimonia col sindaco hanno partecipat­o anche le figlie e i nipoti

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