IL SEGNO INDELEBILE DELLA MAESTRA
Prendi un album di fotografie, di quelli che appartengano a uno dei tanti bambini, oggi uomini, che l’hanno avuta per maestra. Poi prendi una di quelle foto, anche una delle più recenti, anche se scattata al di fuori della scuola, un’immagine in cui lei non compare, e osservala bene: scoprirai che in quel rettangolo contornato di bianco lei invece c’è. È nei loro visi sereni e nelle loro espressioni soddisfatte. Perché quello che Cristina ha insegnato loro, le prime parole, i primi movimenti composti, rimane impresso per anni. Guarda ancora quelle fotografie, accostale una all’altra, e ti accorgerai che la vita per quanto sembri vasta e altalenante, è invece spesso prigioniera di pochi centimetri quadrati, uguale a se stessa, e quotidianamente rappresentata dal fermo immagine di un momento. Quando si lascia il segno è così, se no che segno sarebbe?