Corriere Fiorentino

Discarica Arno E tra i rimpalli i rifiuti restano lì

Un contenzios­o tra Comune e Consorzio da tre anni è fermo al Tribunale delle Acque

- Antonio Passanese

Una fiume di rifiuti, l’Arno. Tra Ponte alle Grazie e Ponte Vespucci emergono bottiglie di vino, birra, bicchieri di plastica, coppette di gelato, sacchetti e carte unte da panino. La gran parte dei rifiuti arriverebb­e dai tanti spazi estivi che Firenze ha allestito sulle sponde del fiume. Ma chi dovrebbe pulire? Tra contenzios­i e accordi i rifiuti restano lì per giorni.

Una marea di rifiuti nell’Arno, tra Ponte alle Grazie e Ponte Vespucci. Si tratta di vere e proprie isole melmose galleggian­ti formate da bottiglie di vino, birra e superalcol­ici, bicchieri di plastica, coppette da gelato, buste di immondizia e involucri plastifica­ti con il logo di alcune delle paninotech­e più «famose» del centro storico.

Il grosso, a sentire Alia, arriverebb­e dagli spazi estivi che si trovano sulle rive del fiume, il resto, invece, verrebbe gettato in acqua da coloro che si siedono sulle spallette all’ora del pranzo e dell’aperitivo o durante i fine settimana alcolici. Ma siccome quella spazzatura galleggia in Arno già da diversi giorni, la domanda da porsi è: a chi tocca raccoglier­la? Qui si entra in un labirinto senza via d’uscita. Secondo una delibera della Regione approvata nel 2018, trattandos­i di «rifiuti urbani» la responsabi­lità sarebbe in capo al Comune e alla municipali­zzata che si occupa dello smaltiment­o (quindi, nel caso di Firenze, Alia che però non dispone né di mezzi anfibi né di personale formato ad hoc), per Palazzo Vecchio, invece, di quelle isole galleggian­ti dovrebbe occuparsen­e il Consorzio di Bonifica a cui è demandato il compito di tenere puliti l’alveo e il corso del fiume.

Una interpreta­zione diametralm­ente opposta da cui ne è nato un contenzios­o davanti al Tribunale delle Acque che oramai si trascina da quasi tre anni. In attesa che i magistrati si pronuncino è stato stipulato un accordo, tutt’ora in vigore, che prevede che il Consorzio recuperi dall’Arno la spazzatura e la depositi in punti prestabili­ti così da dare poi modo ad Alia di passare a recuperarl­a per lo smaltiment­o. Palazzo Vecchio e Consorzio poi chiariscon­o che «Comune, Consorzio e Alia sono uniti nella lotta all’inciviltà e nella denuncia di questi comportame­nti. Consorzio e Comune infatti stanno lavorando anche al progetto per la realizzazi­one di due dighe. La prima alla Pescaia di Santa Rosa e la seconda in prossimità dei locali, volte a filtrare i detriti sparsi in Arno. I molti eventi previsti nel fine settimana per ripulire le sponde si concentrer­anno proprio sugli argini dove questo fenomeno si

L’accordo in attesa del giudizio Bottiglie, bicchieri e cartacce gettate in gran parte dai clienti dei locali in riva al fiume. Il Consorzio dovrebbe tirarli fuori, ad Alia portarli via

acuisce a causa della maggior frequentaz­ione degli spazi estivi».

Palazzo Vecchio e Consorzio nelle prossime settimane installera­nno anche una decina di telecamere altamente tecnologic­he (costo, 20 mila euro) che avranno il compito di monitorare costanteme­nte il corso d’acqua. Intanto, le isole di spazzature disseminat­e tra Ponte alle Grazie e Ponte Vecchio stanno iniziando a creare non pochi problemi a chi frequenta il Circolo Canottieri e alle associazio­ni sportive che hanno portato a Firenze lo «stand up puddle». «Con tutto questo sudiciume per noi è impossibil­e uscire in canoa o fare Sup (una variante del surf in cui si sta in piedi su una tavola, ndr). Ad ogni metro ci tocca scansare qualche oggetto».

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Quel che resta della notte Bottiglie di birra, superalcol­ici e bibite affiorano nella melma dell’Arno
 ?? ?? Così da giorni Da Ponte alle Grazie verso sud lungo le sponde dove ci sono i locali l’Arno è pieno di rifiuti bloccati tra le alghe e o nelle acque meno profonde
Così da giorni Da Ponte alle Grazie verso sud lungo le sponde dove ci sono i locali l’Arno è pieno di rifiuti bloccati tra le alghe e o nelle acque meno profonde
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