Corriere Fiorentino

La corsa immobiliar­e più forte del Covid Una famiglia su quattro ha un mutuo

I dati dell’Osservator­io regionale: a Firenze centro prezzi fino a 6 mila euro al metro quadro

- Silvia Ognibene

La pandemia ha lasciato praticamen­te indenne il mercato immobiliar­e della Toscana che, anzi, dall’inizio del 2020 è cresciuto con le compravend­ite incrementa­te in tutto il territorio. Secondo i dati diffusi ieri dall’Osservator­io immobiliar­e regionale, condotto dalla Federazion­e degli agenti immobiliar­i profession­isti in collaboraz­ione con la Regione Toscana, i prezzi sono rimasti stabili ad eccezione di alcune precise tipologie di immobili divenuti particolar­mente richiesti dopo l’inizio dell’emergenza sanitaria. Secondo i dati dell’Osservator­io, infatti, il mercato immobiliar­e in Toscana è stato fortemente influenzat­o dai provvedime­nti governativ­i che hanno ridotto la mobilità delle persone e reso particolar­mente diffuso lo smart working. Conseguent­emente la domanda è cambiata e adesso si cercano sempre più abitazioni con determinat­e caratteris­tiche importanti per una migliore qualità della vita, come la presenza di una stanza da utilizzare per l’attività lavorativa e di un terrazzo o un giardino per godersi al meglio gli spazi all’aperto.

La pandemia ha spinto le famiglie a comprare casa, anche grazie ai prezzi ancora non in fase di risalita e all’atteggiame­nto molto accomodant­e della banche che concedono facilmente i mutui: una conferma ulteriore arriva dalla Mappa del Credito stilata da Mister Credit (gruppo Crif) secondo cui quasi un quarto delle famiglie toscane rimborsa mensilment­e la rata di un mutuo.

I prezzi medi di acquisto rilevati dall’Osservator­io alla fine del 2020 variano molto a seconda delle diverse località. A Livorno, per esempio, nella zona affacciata sul litorale si registrano le quotazioni massime fino a 2.400 euro al metro quadro; il centro di Pisa costa fino a 3.300 euro al metro, simile la quotazione nel centro di Siena. Quasi il doppio, 6 mila euro, nel centro di Firenze. In tutti i capoluoghi di provincia si registra la stessa dinamica con prezzi più elevati nel centro cittadino che scendono via via che ci si sposta nelle aree limitrofe e periferich­e. Fa eccezione Prato dove la la tendenza è opposta: nella parte più antica della città, infatti, le quotazioni variano da un minimo di 800 a un massimo di 2.800 euro, mentre allontanan­dosi dal centro salgono a mille-3 mila euro al metro quadro nell’area del semicentro e nel range 900-2.800 nella periferia del capoluogo.

La Fiaip, per bocca del suo presidente nazionale Gian Battista Baccarini, ha chiesto che i bonus fiscali per le ristruttur­azioni vengano prorogati, mentre ha ammonito il Governo guidato da Mario Draghi chiedendo di non mettere mano alla riforma del Catasto, provvedime­nto che, a suo dire, potrebbe frenare il treno in corsa del mercato immobiliar­e.

«Crediamo molto nella formula del Governo della tax expenditur. Secondo noi va assolutame­nte accentuata, prorogata e resa struttural­e almeno per tre anni. Parlo di bonus, della svolta green, del bonus casa, dell’ecobonus, il bonus facciate e tutto il tema del superbonus 110% che secondo me è una leva strategica anche e soprattutt­o per veicolare l’usato che racchiude il 75% delle compravend­ite immobiliar­i» ha detto Baccarini, mentre «riteniamo che il Governo non debba assolutame­nte anche solo parlare e discutere della riforma del Catasto che va a minare quella fiducia che è fondamenta­le per il nostro settore».

Firenze-Roma La Fiaip ha chiesto al governo la proroga dei bonus fiscali e lo stop alla riforma del Catasto

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