Gli umarells del Mandela, con malinconia
Com’è noto alle cronache, qualche settimana fa, un giovane è stato indagato per alcune scritte anti-vaccini allo hub del Mandela forum. Quando, qualche giorno fa, ci sono passato davanti io, ho trovato invece un vecchino che diceva a un suo omologo: «t’ha capito? prima ci facevano i concerti, e ora ci fanno i vaccini».
E l’altro, socratico: «Eh, ma senza vaccini, i concerti ‘un tu li fai». Poi però sulla conversazione è calato un velo di malinconico silenzio, bizzarro anche perché i due umarells non sembravano certo appassionati di rock: poco da fare, al di là dei gusti musicali, la fauna, per lo più anziana, di chi passeggia tra viuzze e giardini accanto al Mandela, ha registrato un cambio di passo della storia, un rivolgimento simbolico, e come è proprio di una certa socraticità — quella toscana –— pur nella piena consapevolezza di ciò che è necessario e inevitabile, non può risparmiarci anche un sottile retrogusto amaro.