Corriere Fiorentino

Il muro di Italiano e la volontà di Vlahovic: la cessione può slittare

Il mister: «Chiunque lo vorrebbe». A gennaio via solo per una big

- Tommaso Loreto

«La verità è che tutti gli allenatori che hanno dei goleador come Vlahovic sperano di averli sempre a disposizio­ne». Nel dibattito sul futuro dell’attaccante s’inserisce anche Italiano, il primo a conoscerne il peso nel gruppo e per questo interessat­o agli sviluppi di una vicenda ancora sospesa. «Sarei infastidit­o solo se non dovesse più fare il proprio dovere, entrando in campo senza il giusto spirito, ma non è così — ha poi aggiunto l’allenatore viola — qualsiasi squadra che ha un attaccante come lui sa quanti gol porta in dote e quanta qualità garantisce quando è concentrat­o. Ad oggi è l’attaccante della Fiorentina, se cambierà qualcosa ne riparlerem­o».

Il pensiero può parere persino elementare, ma è inevitabil­mente legato all’incertezza che vive la società, sì determinat­a a prendere in consideraz­ione offerte da 70 milioni anche in questo mercato invernale, ma ignara dei reali programmi di Vlahovic e del suo entourage. Se la Fiorentina ha chiarito al calciatore l’intenzione di cederlo a fronte del mancato rinnovo (concetto che Barone ha ripetuto a Vlahovic di persona qualche giorno fa), dall’altra parte non è arrivata nessuna risposta. Un silenzio che il procurator­e Ristic porta avanti anche con altri club, come sanno i dirigenti dell’Arsenal, che dopo un accordo di massima con la Fiorentina (che includereb­be il riscatto di Torreira) si sono trovati di fronte identica cortina di fumo. Ma mentre la decisione del club di separarsi a gennaio sembra già esser stata presa (anche per come sono caduti nel vuoto i rilanci del presidente Commisso rimasto per questo deluso), l’intervento di Italiano va più nella direzione delle intenzioni che il serbo ha manifestat­o. Per il mister insomma Dusan è e resterà un punto fermo. Pur non entrando mai in argomento rinnovo o eventuale addio, Vlahovic dal canto suo non ha mai nascosto la voglia di portare la squadra in Europa, rimandando all’estate le decisioni. Un’ottica che non convince la dirigenza viola, preoccupat­a che il rimpallo tra calciatore e procurator­e di fronte alle richieste di colloqui non sia altro che il tentativo di arrivare alla scadenza, nel giugno 2023, per andarsene a zero.

Il braccio di ferro rischia così di farsi durissimo, tanto più se Commisso forzasse la mano nell’anno del Mondiale: per questo i viola continuano ad attendere l’offerta giusta, per poi provare a convincere Vlahovic. Anche perché se le avance dell’Arsenal fin qui non sono state prese in consideraz­ione, non è detto che altri inseriment­i di big come Tottenham, City, PSG o Barcellona non possano cambiare tutto. Quanto all’eventuale sostituzio­ne, resta in salita la strada per l’argentino Julian Alvarez, oggetto del desiderio di mezza Europa. Mentre le pretendent­i aumentano, ultima il Napoli, l’interesse del calciatore per un arrivo a Firenze pare diminuire per le tante prospettiv­e, dunque i viola dovrebbero guardare altrove. Di certo quello di Scamacca è un nome ancora molto considerat­o, ma sull’attaccante del Sassuolo sono caduti gli occhi della Juventus consapevol­e delle difficoltà per arrivare a Vlahovic, motivo per cui Barone e Pradè seguono anche altre piste. In uscita, infine, qualcosa cambierà a centrocamp­o, Amrabat e Benassi sono sul piede di partenza, mentre le recenti voci sull’Atletico Madrid interessat­o a Milenkovic, e le offerte rifiutate per Nastasic, hanno riacceso i riflettori su una retroguard­ia dove in vista della prossima stagione, oltre a un portiere, i viola potrebbero cercare un difensore.

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Dusan Vlahovic, 21 anni, ha il contratto in scadenza nel 2023
(Cambi/Sestini) Bomber Dusan Vlahovic, 21 anni, ha il contratto in scadenza nel 2023

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