Medicine e cibo, da Prato partirà un treno speciale
Il convoglio da 15 vagoni arriverà a 150 km da Leopoli. Lettera di Giani ai sindaci per riempirlo
Ottocento tonnellate di aiuti umanitari divisi in 15 vagoni da 45 pallet ciascuno. È il treno speciale — lungo 300 metri e capiente come 300 tir — che partirà venerdì prossimo da Prato alla volta del confine tra Polonia ed Ucraina. Destinazione Szczebrzeszyn, cittadina polacca a 150 chilometri da Leopoli. Dal centro di smistamento polacco gli aiuti saranno poi instradati verso l’Ucraina. Il treno merci — carico di medicinali, prodotti alimentari e vestiario — è già pronto sui binari dell’Interporto di Prato ed è ancora possibile contribuire al suo riempimento. Proprio per questo il governatore Eugenio Giani ha inviato una lettera a tutti i sindaci toscani per sollecitare nuovi aiuti. L’iniziativa, al momento unico nel suo genere in tutta Italia, è frutto dell’azione congiunta di Regione Toscana, Dipartimento Protezione Civile, Comune di Prato, Interporto della Toscana Centrale e Gruppo Fs Italiane. Importante la collaborazione dell’ambasciata dell’Ucraina in Italia che ha individuato gli hub polacchi per scaricare gli aiuti e le associazioni a cui destinarli.
«Il cuore della Toscana non poteva mancare — ha detto Giani presentando l’iniziativa — L’Ucraina ha bisogno di aiuto e noi non potevamo rimanere insensibili di fronte a questa richiesta umanitaria. Il treno speciale va ad aggiungersi a quanto, sempre in partenza dalla Toscana, è già arrivato in Ucraina. Il nostro scopo è creare una mobilitazione regionale per fare in modo che tutti gli aiuti raccolti giungano correttamente a destinazione».
Continua anche l’impegno della Misericordia di Firenze a sostegno dei profughi ucraini che in Toscana sono al momento 7.500 (di cui 3.500 minori) e per questo l’intero ricavato del tradizionale mercatino del gruppo Sacravita in programma dal 5 al 9 aprile (dalle 10 alle 19) davanti alla sede di piazza Duomo, sarà devoluto alla causa. Partito da Firenze anche il primo carico di farmaci per l’Ucraina raccolti nei centri aperti dalla Comunità di Sant’Egidio.
«In Toscana al momento i profughi sono 7.500, di cui oltre la metà minori. Ora serve davvero una grande mobilitazione regionale»