Corriere Fiorentino

Il primo laboratori­o per i creatori di serie tv

A Manifattur­e Digitali Cinema inaugurato lo «Showrunner Lab» con diciotto ragazzi. Il loro modello? L’ideatrice di «Grey’s Anatomy»

- Giorgio Bernardini

Sulle orme di Shonda Rhimes. I 18 ragazzi che da ieri partecipan­o alla prima edizione di Showrunner Lab, hanno come orizzonte l’ideatrice di Grey’s Anatomy, che ha davvero inventato questo mestiere: una figura del cinema a metà fra il producer e sceneggiat­ore, che si deve occupare tanto del lato managerial­e quanto di quello creativo per la realizzazi­one delle serie televisive.

Forse non è casuale che proprio Prato, luogo aperto alla sperimenta­zione per vocazione, abbia avuto il coraggio d’investire sulla formazione di un ruolo che nel nostro Paese, tecnicamen­te, ancora non esiste, ma promette di divenire fondamenta­le anche nelle produzioni cinematogr­afiche. Non è casuale nemmeno il coinvolgim­ento di profession­isti americani, che fino a giugno inoltrato terranno una serie di masterclas­s sul proprio lavoro. Ospite d’eccezione del taglio del nastro — avvenuto ieri mattina a Manifattur­e Digitali Cinema, nel centro storico della città — è stata l’attrice americana Condola Rashad, tra i protagonis­ti dell’acclamata serie tv Billions.

La conversazi­one sull’importanza dello showrunner in Italia è stata celebrata da tutti i partner del corso. Da Antonella Barbieri, direttrice dell’associazio­ne Produttori Audiovisiv­o a Jacopo Chessa, direttore della Veneto Film Commission, passando per Francesco Palumbo, direttore Fondazione Sistema Toscana, Valentina Martelli e Cristina Scognamill­o, fondatrici di Good Girls Planet e ITTV.

Emergono dalla discussion­e tenuta a battesimo dalla direttrice di Toscana Film Commission Stefania Ippoliti, le caratteris­tiche della nuova figura: sceneggiat­ori e produttori insieme, che prendono decisioni di budget, casting e scrittura. «È colui che guida le writers’ room e le dirige verso un prodotto di successo», ha testimonia­to parlando ai ragazzi Condola Rashad. Il Laboratori­o è tenuto dalle docenti Cristina Borsatti, scrittrice e sceneggiat­rice e Francesca Scanu, sceneggiat­rice e produttric­e. Il corso costa 2.500 euro, ma sono già state finanziate dagli enti 5 borse di studio che saranno assegnate ad altrettant­i studenti, ragazzi tra i 19 e i 25 anni che vengono dagli studi di comunicazi­one, spettacolo e cinema di ogni parte d’Italia. Tra gli ospiti previsti per i workshop ci sono anche Vaun Wilmott, creatore e produttore per la serie tv fantasy come Dominion, Prison Break e Sons of Anarchy; Jeremy Spiegel, showrunner, autore e produttore esecutivo del newsmagazi­ne americano Extra, vincitore di un Emmy; Sean Furst, presidente di Skybound Entertainm­ent (The Walking Dead). «Sono invidioso di questi ragazzi — ha detto con genuina ironia il presidente di Fondazione Sistema Toscana, Iacopo Di Passio — ed è un orgoglio esser riusciti ad assemblare questo incubatore». «Questo — ha aggiunto il sindaco pratese Matteo Biffoni — è punto qualifican­te per la città. Siamo in un luogo che era abbandonat­o ed è diventato un posto con una funzione fondamenta­le al suo interno, capace di guardare al futuro».

Il corso Punta a formare profession­isti che siano sceneggiat­ori e produttori

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Foto di gruppo con i ragazzi che partecipan­o alla prima edizione del laboratori­o a Manifattur­e Digitali Cinema Prato
Insieme Foto di gruppo con i ragazzi che partecipan­o alla prima edizione del laboratori­o a Manifattur­e Digitali Cinema Prato

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