Il primo laboratorio per i creatori di serie tv
A Manifatture Digitali Cinema inaugurato lo «Showrunner Lab» con diciotto ragazzi. Il loro modello? L’ideatrice di «Grey’s Anatomy»
Sulle orme di Shonda Rhimes. I 18 ragazzi che da ieri partecipano alla prima edizione di Showrunner Lab, hanno come orizzonte l’ideatrice di Grey’s Anatomy, che ha davvero inventato questo mestiere: una figura del cinema a metà fra il producer e sceneggiatore, che si deve occupare tanto del lato manageriale quanto di quello creativo per la realizzazione delle serie televisive.
Forse non è casuale che proprio Prato, luogo aperto alla sperimentazione per vocazione, abbia avuto il coraggio d’investire sulla formazione di un ruolo che nel nostro Paese, tecnicamente, ancora non esiste, ma promette di divenire fondamentale anche nelle produzioni cinematografiche. Non è casuale nemmeno il coinvolgimento di professionisti americani, che fino a giugno inoltrato terranno una serie di masterclass sul proprio lavoro. Ospite d’eccezione del taglio del nastro — avvenuto ieri mattina a Manifatture Digitali Cinema, nel centro storico della città — è stata l’attrice americana Condola Rashad, tra i protagonisti dell’acclamata serie tv Billions.
La conversazione sull’importanza dello showrunner in Italia è stata celebrata da tutti i partner del corso. Da Antonella Barbieri, direttrice dell’associazione Produttori Audiovisivo a Jacopo Chessa, direttore della Veneto Film Commission, passando per Francesco Palumbo, direttore Fondazione Sistema Toscana, Valentina Martelli e Cristina Scognamillo, fondatrici di Good Girls Planet e ITTV.
Emergono dalla discussione tenuta a battesimo dalla direttrice di Toscana Film Commission Stefania Ippoliti, le caratteristiche della nuova figura: sceneggiatori e produttori insieme, che prendono decisioni di budget, casting e scrittura. «È colui che guida le writers’ room e le dirige verso un prodotto di successo», ha testimoniato parlando ai ragazzi Condola Rashad. Il Laboratorio è tenuto dalle docenti Cristina Borsatti, scrittrice e sceneggiatrice e Francesca Scanu, sceneggiatrice e produttrice. Il corso costa 2.500 euro, ma sono già state finanziate dagli enti 5 borse di studio che saranno assegnate ad altrettanti studenti, ragazzi tra i 19 e i 25 anni che vengono dagli studi di comunicazione, spettacolo e cinema di ogni parte d’Italia. Tra gli ospiti previsti per i workshop ci sono anche Vaun Wilmott, creatore e produttore per la serie tv fantasy come Dominion, Prison Break e Sons of Anarchy; Jeremy Spiegel, showrunner, autore e produttore esecutivo del newsmagazine americano Extra, vincitore di un Emmy; Sean Furst, presidente di Skybound Entertainment (The Walking Dead). «Sono invidioso di questi ragazzi — ha detto con genuina ironia il presidente di Fondazione Sistema Toscana, Iacopo Di Passio — ed è un orgoglio esser riusciti ad assemblare questo incubatore». «Questo — ha aggiunto il sindaco pratese Matteo Biffoni — è punto qualificante per la città. Siamo in un luogo che era abbandonato ed è diventato un posto con una funzione fondamentale al suo interno, capace di guardare al futuro».
Il corso Punta a formare professionisti che siano sceneggiatori e produttori