Corriere Fiorentino

La Carta di Firenze a Mattarella E l’invito ai Georgofili per i 30 anni

Il sindaco e i cardinali Bassetti e Betori: «La porteremo anche ai grandi della terra»

- Mauro Bonciani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Oltre mezz’ora di colloquio al Quirinale. Ieri il sindaco Dario Nardella, assieme al presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Gualtiero Bassetti, e al cardinale arcivescov­o di Firenze, Giuseppe Betori, ha consegnato al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la «Carta di Firenze» il documento sulla pace e sul dialogo e lo sviluppo tra tutte le sponde del Mediterran­eo firmato da vescovi e sindaci assieme, una prima volta assoluta.

«Siamo grati al Presidente della Repubblica per l’attenzione che ha riservato ai Vescovi e alla città di Firenze. È un gesto di grandissim­a sensibilit­à per un’iniziativa storica di cui si parlerà ancora per molto tempo — ha detto Nardella all’uscita del Quirinale — Sessanta vescovi e 65 sindaci da tutte le sponde del Mediterran­eo che firmano una dichiarazi­one con impegni precisi per la pace, per promuovere la cultura tra i popoli e le città, per la solidariet­à, per l’ambiente, è un fatto inedito».

Il sindaco Nardella ha consegnato a Mattarella una copia del documento firmato alla fine del summit di vescovi e sindaci, riunitisi nel capoluogo toscano dal 24 al 27 febbraio e a cui avrebbe dovuto partecipar­e Papa Francesco, fermato solo da un malanno. Si è parlato di Ucraina e pace, Mattarella si è mostrato interessat­o ai temi trattati nella tre giorni, ha sottolinea­to la necessità di dialogo, ha inviato ad andare avanti nello spirito e nell’azione della Carta. E Nardella ha parlato al Capo dello Stato anche del trentesimo anniversar­io della strage di Via dei Georgofili

del 27 maggio 1993, che ricorrerà l’anno prossimo, auspicando la partecipaz­ione dello stesso Mattarella alle iniziativa per la commemoraz­ione delle vittime dell’attentato.

«Grazie all’energia che ci ha trasmesso il Capo dello Stato — ha anche sottolinea­to il primo cittadino — Vogliamo continuare in questo impegno interpella­ndo tutti i grandi leader del mondo sui temi della Dichiarazi­one di Firenze in un momento così drammatico come quello della guerra in Ucraina». «Quello che abbiamo avuto con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato un incontro molto cordiale ed il Presidente ha espresso apprezzame­nto per l’evento organizzat­o nella nostra città a fine febbraio, che ha visto riuniti i vescovi e i sindaci del Mediterran­eo, e per il documento la “Carta di Firenze” che ne è scaturito, e che gli abbiamo consegnato — racconta il cardinale Giuseppe Betori — Un documento che contiene quella che è l’aspirazion­e dei popoli alla pace, alla libertà, alla giustizia».

«Nel colloquio al Quirinale — aggiunge l’arcivescov­o — è emersa l’attualità dell’evento, dei suoi contenuti e temi di discussion­e, a fronte della tragedia che si sta consumando in Ucraina. Non sono mancati i riferiment­i, ed è stata sottolinea­ta l’attualità dell’insegnamen­to e dei gesti di pace di Giorgio La Pira che ha ispirato l’incontro di Firenze sul Mediterran­eo voluto dal presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Gualtiero Bassetti e dal sindaco, Dario Nardella».

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Al Quirinale Dario Nardella insieme ai cardinali Bassetti e Betori dal presidente Mattarella

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