Si riparò nel cassonetto e poi fu trovato morto La conferma nei video
Per ripararsi dal freddo della notte, si rifugiò in un cassonetto della carta, nel quartiere di Gavinana, il giovane somalo trovato senza vita il 28 marzo in un container all’interno della Metal Carta, ditta di recupero rifiuti a Empoli. È un filmato delle telecamere di sorveglianza pubbliche e private a dare conferma alle ipotesi dei carabinieri, coordinati dal pm Antonino Nastasi. Il video riprende il ragazzo, 20 anni, la sera del 27 marzo, intorno alle 23.45, mentre in piazza cardinale Elia della Costa entra nel cassonetto dal quale non uscirà più. Si vede il giorno successivo, intorno alle 6, il camion compattatore di Alia che svuota il cassonetto e prosegue il suo giro fino all’azienda di Empoli. È lì che un operaio addetto alla gru scoprì il cadavere. Il somalo si è addormentato e potrebbe essere morto per compressione, schiacciato dai macchinari. La conferma potrebbe arrivare dall’esito dell’autopsia che sarà depositato nei prossimi giorni.
V.M.