Tamponi fai da te ufficiali, la Regione ci pensa
Bezzini e la proposta della professoressa Carozzi: «Tema delicato, ho chiesto ai tecnici di approfondire»
Rendere i tamponi fai da te ufficialmente validi per il riconoscimento del contagio da Covid? La Regione ci pensa. Dopo la proposta lanciata dalle pagine del Corriere Fiorentino, dalla professoressa Francesca Maria Carozzi, docente di citologia dell’Università di Firenze, che invitava a imitare il modello emiliano, l’assessore regionale alla Salute, Simone Bezzini, ha chiesto ai suoi tecnici di valutare la fattibilità della possibile svolta. Perché, con la fine dello stato d’emergenza, si è chiusa la stagione dei prezzi calmierati in farmacia, tanti si limitano al tampone domiciliare e larga parte dell’epidemia resta sommersa. «Il tema del riconoscimento dei tamponi fai da te è molto delicato e va affrontato con cautela — dice Bezzini — Ci sono aspetti procedurali e sanitari rilevanti che meritano di essere verificati scrupolosamente. Per questo ho chiesto ai tecnici di avviare un approfondimento». Quali sono i dubbi degli esperti, rispetto a un modello già adottato all’estero ma che in Italia è stato introdotto solo dall’Emilia-Romagna? A rispondere è il presidente dell’Ordine dei medici di Firenze, Piero Dattolo: «L’ipotesi di Carozzi è interessante, merita di essere valutata con attenzione, mi rendo conto del problema dei costi dei tamponi e dell’affidabilità dei numeri per valutare l’andamento della pandemia — spiega — Dobbiamo tenere conto di due cose: da un lato, parte del sommerso resterà comunque, perché alcuni risultano positivi al tampone domiciliare, non lo dicono a nessuno e continuano a uscire di casa come nulla fosse. Dall’altro, per applicare questo modello va trovato un modo per verificare l’affidabilità delle informazioni: il rischio che qualcuno ne approfitti per non andare al lavoro c’è, l’Italia è un Paese complicato».
In attesa dell’approfondimento della Regione e della valutazione di tecnici e politici, un’ipotesi di lavoro già ci sarebbe: «Parlo in via del tutto teorica — spiega Andrea Belardinelli, responsabile della sanità digitale della Regione — Oggi oltre il 90% del tracciamento viene fatto online, gli strumenti informatici li abbiamo. E per verificare che tutto sia fatto correttamente, potremmo affidarci allo Spid o alla tessera sanitaria, per il riconoscimento certo dell’utente, e ricorrere al sistema usato per le farmacie per la verifica del risultato, con la richiesta di allegare fotografie del codice del tampone domiciliare e del risultato». La valutazione si farà.
Nel frattempo gli esperti parlano di numeri reali dell’epidemia che sarebbero
I numeri del Covid
Tasso di positività alto ma calano contagi e ricoveri: 30 pazienti in meno nei reparti doppi rispetto a quelli ufficiali. Ieri, in Toscana, i nuovi contagi notificati sono stati 4.458, 500 in meno rispetto al mercoledì precedente, malgrado un tasso di positivi al tampone ancora altissimo, che sfiora il 65%. Per un giorno, arrivano buone notizie dagli ospedali, dove i ricoveri calano in modo sensibile: i pazienti Covid sono 924 (30 in meno rispetto a martedì), di cui 43 in terapia intensiva (3 in meno). È l’ospedale fiorentino di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri a tirare il fiato più degli altri, con ben 9 pazienti in meno in un solo giorno. Sono 12 i nuovi decessi in tutta la Toscana: il conto delle vittime da inizio pandemia arriva così a 9.586.