Corriere Fiorentino

Via al processo per la morte di Luana D’Orazio

- Gi.Be. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PRATO Dopo quasi un anno d’indagini e polemiche, comincia stamane il processo per la morte di Luana D’Orazio, l’operaia di 22 anni scomparsa il 3 maggio 2021 mentre stava lavorando al suo orditoio in una fabbrica di Montemurlo. L’udienza preliminar­e fissata di fronte davanti al giudice Francesca Scarlatti alle 10.30 subirà quasi certamente uno slittament­o, dovuto all’impediment­o di uno degli avvocati difensori dei tre imputati, che sono la titolare dell’azienda Luana Coppini, suo marito Daniele Faggi — considerat­o il titolare «di fatto» dall’accusa — e il tecnico manutentor­e esterno Mario Cusimano. Tutti accusati di omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele del macchinari­o a cui lavorava Luana. Dopo la morte della ragazza sono stati i nonni materni a occuparsi del piccolo Alessio, 6 anni, che Luana aveva avuto con un

giovane calabrese con cui aveva poi tagliato ogni rapporto ma che ora potrebbe decidere di costituirs­i parte civile. Nei giorni scorsi, l’assicurazi­one dell’azienda ha presentato ai familiari un’offerta di risarcimen­to di circa un milione e duecento mila euro ma i consulenti della famiglia D’Orazio hanno declinato la proposta. La Procura di Prato aveva chiuso le indagini lo scorso 5 ottobre: secondo gli accertamen­ti del consulente degli inquirenti, Carlo Gini, l’orditoio per campionatu­ra al quale era stata assegnata la giovane aveva i dispositiv­i di sicurezza disattivat­i e l’incidente sarebbe avvenuto mentre il macchinari­o viaggiava ad alta velocità e le protezioni doveva essere abbassate. Secondo la difesa questa perizia sarebbe incongruen­te, ma il gip ha rifiutato un nuovo incidente probatorio.

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Simbolo Il murales realizzato dal writer Jorit a Roma in ricordo di Luana D’Orazio

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