Ortelli: l’accordo con Costa? Lo aveva votato anche il Pd
Inchiesta sui risarcimenti all’isola del Giglio, il sindaco replica alle accuse
ISOLA DEL GIGLIO (GROSSETO) «Un accordo segreto con l’assicurazione della Costa? Non scherziamo. Quell’accordo è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale il 4 gennaio 2018, quindi anche dall’opposizione di allora».
Il sindaco dell’isola del Giglio Sergio Ortelli all’indomani della bufera scatenata dall’inchiesta della Procura di Grosseto, che ha acquisito i bilanci degli ultimi dieci anni, replica così alle accuse contenute in un esposto dell’opposizione: «Il 13 gennaio 2018 ho siglato l’atto transattivo e quel denaro è arrivato alla tesoreria comunale, in gestione a Mps, con tre bonifici, due rate nel 2018 e la terza rata nel 2019. Sono somme impiegate per il bilancio del Comune che è pubblico. Abbiamo chiuso così una vicenda dolorosa come quella del naufragio della Concordia. Senza quell’accordo ci saremmo dovuti imbarcare in un processo civile della durata di diecivent’anni per vederci riconosciuti i danni dopo che il giudice penale ci aveva accordato un risarcimento di soli 300 mila euro (la richiesta al processo contro il comandante Francesco Schettino era stata di 20 milioni di euro)». Il sindaco Ortelli ribadisce che tutto è stato fatto in modo «pulito e corretto» e che tutto nasce da un’opposizione che da due anni continua a fare denunce su denunce. «Negli atti che la Guardia di Finanza dovrà analizzare c’è tutto quello che serve per fare chiarezza: contratti, convenzioni e delibere. E i bilanci sono certificati dalla Corte dei Conti. Mi amareggia che si continui ancora a parlare di quella sciagura».
A firmare gli esposti è stato Guido Cossu, segretario del Pd locale e consigliere comunale: «Si è vero, ci sono troppe cose che secondo noi non sono chiare, a partire dal 2014. Dopo il naufragio della Concordia il Comune anticipò le spese per fronteggiare l’emergenza quando lo Stato aveva stanziato 5 milioni. Una parte di quei soldi sono stati coperti dall’assicurazione della Costa, ma 500 mila euro no, sono andati a gravare sulle casse del Comune».
«Dieci anni fa quando ci siamo trovati a gestire un’emergenza come quella del naufragio della Concordia — ricorda Ortelli — noi siamo stati costretti ad anticipare diverse spese. Lo Stato, quando è arrivato sulla nostra isola, è arrivato con uomini, non con i soldi. E noi abbiamo dovuto anticipare molte spese, a partire dalle ricariche delle bombole di ossigeno dei soccorritori, ci siamo occupati di vitto e alloggio dei vigili del fuoco e del personale della capitaneria di porto».
L’esposto del consigliere comunale Cossu sui bilanci poco chiari è solo l’ultimo di una lunga serie. Alle spalle di questa vicenda c’è una battaglia politica che va avanti da diversi anni tra il sindaco, che nel 2019 è stato eletto per la terza volta, e l’opposizione. Una battaglia in cui si parla di finanziamenti europei perso, come quello di 2,8 milioni di euro perso che nel 2015 doveva servire a risanare la ex discarica, o la questione delle opere di urbanizzazione non riscosse in un’area Pep a Giglio porto. «Riteniamo — prosegue Cossu — che siano state segnate nel bilancio voci di poste inesistenti e che non siano state invece recuperare somme che il Comune dovrebbe avere».
Intanto la Guardia di Finanza ha acquisito i bilanci degli ultimi dieci anni al municipio del Giglio su richiesta della Procura di Grosseto che dovrà fare luce su quanto denunciato dall’opposizione. «Siamo tranquilli — ribadisce il sindaco — dispiace che ci siano persone come i consiglieri dell’opposizione che da anni, invece di collaborare, continuano a ripetere cose senza logica».
Antonella Mollica