La Cisl attacca l’Asl: che errore cedere i prelievi ematici
«L’Asl Toscana Centro intende esternalizzare il servizio di raccolta e gestione dei prelievi ematici e affini sia domiciliari che ambulatoriali, per una cifra complessiva di 30 milioni di euro». A riferirlo è la Funzione pubblica della Cisl, che spiega che sarebbe stata la stessa azienda sanitaria a comunicarlo, in una lettera, ai sindacati.«In un momento in cui il governatore Giani chiama i dirigenti delle Asl per abbattere i costi di gestione della sanità — tuona la Cisl — viene deciso di esternalizzare un servizio fondamentale e strategico, con costi non giustificabili e soprattutto apportando quali migliorie al servizio? Come Cisl Fp non possiamo fare altro che stigmatizzare un comportamento che aggrava ancora di più i bilanci della sanità toscana. Le risorse devono essere investite nel miglioramento dei servizi pubblici attraverso una migliore condizione di lavoro dei professionisti». L’Asl Centro non smentisce ma fa alcune precisazioni. A partire dal fatto che non si tratta di una novità: «L’aggiudicazione del servizio dei prelievi domiciliari e ambulatoriali rientra nella ordinaria funzione di gestione appalti da parte di Estar per il servizio sanitario regionale» spiega l’azienda, che parla di uno sforzo economico fin qui sostenuto di circa 2 milioni l’anno. E prosegue: «La cifra di 30 milioni di euro rappresenta un perimetro economico utilizzabile in 6 anni (per un valore annuo inferiore ai 5 milioni). Il fabbisogno è stato cautelativamente calcolato per una copertura molto estesa dei territori dell’Azienda, in modo da poterlo sfruttare anche in caso di gravi difficoltà nel reperimento del personale infermieristico, fenomeno a cui abbiamo assistito frequentemente in questi ultimi anni». Sul caso, il consigliere regionale della Lega Giovanni Galli annuncia un’interrogazione all’assessore alla Salute, Simone Bezzini: «Con il bilancio in sanità così disastrato, si vanno a creare nuove spese milionarie che potrebbero essere evitate? Riteniamo che i prelievi di sangue debbano invece continuare ad essere gestiti dalle strutture pubbliche e non affidate a terzi. È un’improvvida decisione che critichiamo apertamente»..