Corriere Fiorentino

Autolinee Toscane: 340 nuovi bus entro il 2023 Poi quelli ibridi

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In 11 anni, sono 800 i milioni di investimen­ti previsti da Autolinee Toscane: «Non è poco», dice l’amministra­tore Jean-Luc Laugaa, intervenen­do ieri all’assemblea dei sindaci della Toscana. Un’occasione per fare un bilancio, sul percorso del nuovo gestore del trasporto pubblico regionale. «Quest’anno siamo già partiti per investire 40 milioni», specifica Laugaa. Serviranno per i nuovi bus, che arriverann­o nel marzo 2023: «200 mezzi pagati da noi. Poi con i contributi regionali ne compreremo altri 140». Un totale di 340 bus, che entro 3 anni saranno al 100% localizzab­ili in tempo reale tramite un’app: alla palina, il passeggero sarà in grado di capire quando arriverà la «sua» linea. L’obiettivo per la flotta, da qui 2033, è invece di circa 2.100 nuovi bus: questo per portare l’età media del parco mezzi dagli attuali 13 anni a 6-7 anni. Previsti anche un centinaio di mezzi elettrici o a idrogeno con i fondi del Pnrr che saranno utilizzati su linee specifiche. Capitolo autisti: nei primi 2 anni 300 i nuovi conducenti, mentre il target di assunzioni sarà poi di 130 all’anno per i prossimi 11 anni. Dopo la prima fase del subentro sei mesi fa, con — tra le altre iniziative — gli incontri sindacali per mantenere tutti i posti di lavoro ex Ataf e introdurre un unico sistema di vendita dei biglietti, parte ora il secondo step per l’azienda: il piano industrial­e unico per tutta la regione. «Autolinee Toscane vuole creare una vera alternativ­a al trasporto privato — dice il presidente Gianni Bechelli — Per farlo, occorre informare i passeggeri, ascoltarli, fornire mezzi di qualità e incrementa­re l’efficienza».

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