Lega e Fratelli d’Italia all’attacco «La garante deve dimettersi»
Bianchi è indagata per un presunto concorso truccato. L’ipotesi del voto in Consiglio
Le forze di opposizione si vedranno martedì prima della seduta del Consiglio regionale. «Magari si potrebbe anche anticipare, con una riunione via zoom, se la situazione lo dovesse richiedere», precisa la vice-capogruppo della Lega Elena Meini. Ma Francesco Torselli non sembra disposto ad aspettare e mette già le mani avanti: «La dottoressa Camilla Bianchi deve dimettersi dal suo incarico. Non ci sono più scuse», tuona il leader di Fratelli d’Italia all’interno dell’assemblea regionale.
L’inchiesta della Procura di Genova sulla Garante toscana dell’infanzia Camilla Bianchi, è argomento scottante. Senza un passo indietro volontario, un’eventuale rimozione dall’incarico passa solo da una mozione di sfiducia. Atto che non è ancora stato presentato. Per il partito di Giorgia Meloni sembra un déjà-vu quello che sta accadendo alla Garante, nominata nel maggio 2019 a maggioranza. «Un anno fa denunciammo un comportamento a dir poco inopportuno da parte della dottoressa — prosegue Torselli — A marzo 2020 riuscì a spendere oltre mille euro in trasferte casa-lavoro, tutte rimborsate dalla Regione. Ricordiamo che l’8 marzo l’allora presidente Conte decise di chiudere l’Italia. Insomma, in 5 giorni avrebbe fatto avanti e indietro tra Milano e Firenze?». Impossibile avere una replica dalla diretta interessata, perché il telefono è spento o non raggiungibile.
Secondo però quanto trapelato, Bianchi avrebbe minimizzato l’episodio che la vede protagonista. In sostanza, un bando pubblico per il conferimento di incarico per il «supporto giuridico», adottato il 9 marzo 2021 ma poi revocato. A seguito delle indagini delle Fiamme Gialle liguri, sono 12 i professori indagati per concorsi truccati al dipartimento di Giurisprudenza di Genova. Ieri, gli uomini della Guardia di Finanza hanno perquisito gli uffici e le pertinenze della Garante. Nel bando si legge che si ritiene di «procedere al conferimento di un incarico della durata di 12 mesi rivolgendosi, in ragione della complessità giuridica delle questioni da affrontare e della conseguente elevata professionalità necessaria, a docenti universitari delle Facoltà di
Giurisprudenza, o strutture organizzative ad esse equiparabili, delle Università italiane». Per la consulenza era stato previsto uno stanziamento di quasi 15 mila euro. Tale gara era stata indetta da un vecchio dirigente, ma il successore lo aveva revocato nell’agosto scorso: in considerazione del fatto che le assunzioni fatte dal Consiglio supplivano a questa carenza.
«Riteniamo, pur sottolineando il fatto di essere assolutamente garantisti, che, considerato tra l’altro il delicato ruolo ricoperto, il Garante dell’Infanzia debba autosospendersi dall’incarico», evidenzia Meini, che si è augurata «di avere al più presto un quadro completo per decidere come muoversi».
Più in difficoltà appare Alessandro Capecchi, presidente della Commissione controllo e consigliere di FdI: «Questo caso dimostra che è necessaria una ristrutturazione di questo organismo. Noi non vediamo i documenti relativi ai Garanti, perché non ci vengono inviati. Quindi come facciamo a controllare?».
Un anno fa denunciammo già rimborsi di trasferte per oltre mille euro Peccato che l’Italia fosse chiusa per il lockdown