Poderaccio, opposizioni all’attacco
Critiche da sinistra e da destra: «Subito un’interrogazione»
Il caso del Poderaccio, sollevato dal Corriere Fiorentino, solleva le reazioni dell’opposizione. Fratelli d’Italia parla senza mezze misure di una situazione «fuori controllo»: «Il Comune si è limitato a sgomberare — dicono il capogruppo in Regione Francesco Torselli e il consigliere comunale Jacopo Cellai — Non ci sorprendono i rifiuti di provenienza illecita. Quell’area è una discarica destinata ad ampliarsi». Lo sgombero del 2020 è definito «una pubblicità elettorale» e «la soluzione del Comune è il Recovery Fund, con tutte le incertezze che ne consegue».
I consiglieri comunali di Centro, Emanuele Cocollini e Antonio Montelatici, ricordano che «in due anni non solo non si è provveduto a bonificare, ma nemmeno ad individuare le risorse in bilancio. Il milione e mezzo del React? Nel piano triennale degli investimenti c’è scritto che è prevista la bonifica nel 2023, ma per 900mila euro. Con questi fondi non sistemi nemmeno un quinto dell’area».
Federico Bussolin, capogruppo della Lega in Comune, anticipa «un’interrogazione perché chi doveva controllare non lo ha fatto. Ci saremmo aspettati maggiore dedizione da chi governa, dal momento in cui molti fiorentini devono “sopportare” l’imposizione del porta a porta». Il consigliere regionale leghista Giovanni Galli sollecita un’azione immediata: «Questione di salute pubblica».
Per Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Spc «il campo era una vergogna da superare, ma non nella logica di espulsione. Le destre avevano come unico obiettivo cacciare le persone. Il Pd ha promesso date e azioni. Alla fine si è creato un vuoto, in attesa di poter inaugurare progetti da slide». Infine per Lorenzo Masi del M5S il Poderaccio è «terra di nessuno»: «L’amministrazione provveda».
❞ Scettici
Nel piano triennale sono previsti solo 900 mila euro, sono sufficienti solo per un quinto dell’area